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venerdì 10 Ottobre 2025
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    Questione autovelox, la consigliera Venezia: “Cassazione dice che le multe con apparecchi non omologati sono nulle”

    "Ieri accoglimento di altro ricorso presso il Giudice di Pace di Firenze, e inviata al Prefetto comunicazione di intervento immediato su tali strumenti illegittimi. Cosa intende fare il sindaco?"

    SAN CASCIANO – La consigliera comunale di opposizione (gruppo misto, aderente alla Lega) Benedetta Venezia, torna a parlare della questione autovelox. 

    E, in particolare, delle multe comminate da quegli autovelox che, come da comunicazioni del sindaco Roberto Ciappi, risultano avere un “problema normativo in quanto non vi è una chiara distinzione tra omologazione e approvazione”.

    In pratica, c’è l’approvazione da parte della Prefettura, ma manca un percorso definito per l’omologazione degli apparecchi, che dovrebbe arrivare da Roma.

    “Con la riforma del Codice della Strada – aveva detto Ciappi – entrato in vigore lo scorso dicembre, il Governo aveva l’opportunità di risolvere finalmente questa ambiguità ma non è stato fatto per una chiara volontà, lasciando così i Comuni in una situazione surreale dove dispositivi dedicati alla sicurezza stradale vengono messi in discussione da una mancanza di chiarezza normativa”.

    “Come da sentenza di Cassazione – dice Venezia – in data odierna è stata dichiarata nulla ogni multa effettuata con autovelox non omologato, e si ordina il ritiro di tutte le sanzioni”.

    “Inoltre – aggiunge – ieri c’è stato l’accoglimento di altro ricorso presso il Giudice di Pace di Firenze, ed è stata inviata al Prefetto comunicazione di intervento immediato su tali strumenti illegittimi”.

    “Cosa intende fare il primo cittadino?” domanda Venezia.

    “Risulta inoltre – prosegue – che prima dell’autovelox di Cerbaia, venendo da Montespertoli, prima c’era il cartello 30, ma ora è stato tolto e non vi è indicazione di alcun limite di velocità. E’ vergognoso che un’amministrazione sia così cieca e inosservante delle norme di legge”.

    “Mi auguro che il primo cittadino rifletta – conclude – e capisca che deve amministrare il proprio comune come un “buon padre di famiglia”, e deve risposte puntuali e rispetto ai propri cittadini”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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