SAN CASCIANO – “Lunedì scorso abbiamo portato davanti al consiglio comunale una risoluzione che contiene tutte le nostre perplessità nei confronti del DDL Delrio per la lotta all’antisemitismo. La proposta è stata bocciata. Qualche giorno dopo leggiamo, sul Gazzettino del Chianti, un articolo che riporta praticamente ogni punto del nostro discorso. E allora perché votare contro la nostra risoluzione?”.
Lo chiede, pubblicamente, Maria Piera Fusi, neo consigliera comunale del gruppo di opposizione Sinistra Progetto Comune San Casciano (è entrata da alcune settimane al posto di Jadi Marinai).
Il gruppo Pd San Casciano: “Ddl Del Rio su lotta contro l’antisemitismo non va nella giusta direzione”
“Le belle parole piacciono tanto alla maggioranza – dicono da Sinistra Progetto Comune San Casciano – Ma, come spesso accade, le azioni piacciono meno. Le parole si possono sempre rimangiare, le prese di posizione possono invece risultare indigeste”.
“Come da noi sottolineato durante la seduta del consiglio di lunedì – ricordano – la lotta all’antisemitismo resta fondamentale all’interno del nostro sistema democratico, così come la lotta a ogni genere di discriminazione etnica e religiosa”.
“A maggior ragione – riprendono – resta fondamentale difendere e rispettare la memoria dell’Olocausto e rifiutare gli schemi di pensiero che lo hanno provocato, ovunque essi si manifestino, chiunque ne sia la vittima, senza strumentalizzare la Storia a favore di interessi economici e politici attuali”.
“In breve – sintetizzano – il DDL Delrio è pericoloso perché rischia di confondere l’idea razzista dell’antisemitismo con la posizione politica dell’antisionismo (ovvero l’opposizione al sionismo, dottrina politica a forte base identitaria ed etnocentrica che mira alla creazione di uno stato esclusivamente ebraico e che è alla base di oltre settant’anni di storia di guerra, sterminio, apartheid, colonialismo e politiche militariste)”.
“Non solo – aggiungono – la proposta di legge offre parecchi assist a questo Governo per comprimere ancora di più gli spazi del libero dissenso politico. Insomma, la lettura di Sinistra Progetto Comune sembra essere la medesima di quella fatta dalla nostra maggioranza nelle dichiarazioni sul Gazzettino“.
“Però – ribadiscono – durante la seduta di lunedì, la bocciatura della nostra proposta è stata giustificata con la dialettica interna al partito: per capirci, anche se la maggioranza era d’accordo, ha scelto di non schierarsi perché in pancia al Pd coesistono più linee in contrasto che dialogano tra loro senza necessariamente escludersi”.
“Un modo un po’ paternalista – accusano – di insinuare che gli altri partiti agiscono in maniera monolitica e antidemocratica. Peccato, cara maggioranza, che la presentazione di una proposta di legge non sia un atto interno al partito, ma qualcosa che chiama in causa l’intero arco parlamentare e il Paese”.
“Questa storia – incalzano – in parallelo agli sviluppi a livello nazionale della vicenda Delrio e le diverse posture riguardo il genocidio in Palestina, evidenzia sempre più le spaccature e le contraddizioni di un Pd diviso tra interessi contrastanti. Mille anime che agiscono per fini diversi e inconciliabili, nascosti dietro la maschera del Partito democratico e del campo larghissimo. Che restano insieme, non per coerenza di visione, ma per pura sopravvivenza. Non c’è dialettica, né disaccordi produttivi, ma vere e proprie azioni in aperta contraddizione l’una con l’altra , dove a rimetterci è l’onestà intellettuale e politica nei confronti degli elettori”.
“La sinistra – concludono – non può accettare questi giochini e compromessi quando in gioco ci sono le vite di migliaia di palestinesi, la libertà del dissenso politico, e le coscienze di centinaia di sancascianesi”.
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