SAN PANCRAZIO (SAN CASCIANO) – Ancora nessuno sviluppo per quanto riguarda l’arrivo della fibra a San Pancrazio, rimasto ormai uno dei pochi paesi del comune di San Casciano a non essere stato raggiunto dal servizio (o dai lavori in vista del servizio).
A raccontarcelo è Arianna, che a San Pancrazio non solo abita, ma ci lavora quotidianamente.
II lavori per l’installazione della fibra si sono fermati al Ponterotto – ci dice appunto Arianna – oltre la Laika non sono mai saliti: siamo rimasti praticamente l’unica parte del territorio scoperta dal servizio”.
L’inizio dei lavori era stato dato per certo entro dicembre 2024, per poi essere prorogato a gennaio e febbraio. Ad oggi però non si hanno notizie effettive, neanche su un possibile inizio.
“Un disservizio – prosegue Arianna – che in tanti abbiamo arginato installando delle antenne private. Con costi decisamente più alti, in primis per l’installazione e poi per il canone mensile”.
“Per me lavorativamente parlando è fondamentale avere una linea internet funzionante – sottolinea – e mi sembra assurdo essere nuovamente abbandonati al nostro destino, senza sapere quando questa situazione si evolverà”.
“Ci siamo inoltre informati – continua Arianna – Il PNRR aveva approvato dei fondi proprio per coprire quelle che vengono definite le “zone grigie”, quelle cioè che sono raggiunte in maniera parziale o limitata dalla linea internet”.
“Mi auguro solo che il Comune di San Casciano abbia almeno richiesto questo contributo per fornirci il servizio – auspica – La scusa dei soldi finiti non potrebbe reggere”.
San Pancrazio, essendo una realtà “di confine”, è piena di contraddizioni.
Infatti la parte del paese che si trova nel territorio comunale di Montespertoli è già (da anni) coperta dalla fibra.
Poche case più avanti, attraversando la strada, le cose cambiano, ed è solo l’Adsl a garantire la linea internet.
Ma con segnale decisamente debole, anche per i telefoni stessi, tanto che in alcune parti del paese la ricezione è pressoché inesistente.
“Ci auguriamo di veder presto arrivare almeno una comunicazione in merito – conclude Arianna – per far sì che la situazione si sblocchi. E che anche noi possiamo usufruire della fibra: per poter lavorare nelle migliori condizioni, e senza dover spendere una fortuna. Come siamo costretti a fare adesso”.
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