spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
sabato 20 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Presentata la prima stagione teatrale che si vivrà all’Mcl di Tavarnelle

    Ben dodici spettacoli che saranno inscenati, il sabato sera o la domenica pomeriggio, da compagnie di zona e non solo

    TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Sabato 16 novembre è stata presentata, davanti a una folta platea, la prima stagione teatrale che si animerà nella Sala Teatro del circolo Mcl di Tavarnelle.

     

    Con tanto di brindisi e a seguire la cena, con specialità cacciucco, preparata dal Caffè degli Amici, il cui ricavato è andato a sostegno del teatro stesso.

     

    La rassegna prevede ben dodici spettacoli che saranno inscenati, il sabato sera o la domenica pomeriggio, da compagnie di zona e non solo.

     

     

    A partire dal 24 novembre quando alle 17 salirà sul palcoscenico “Rosa”, una donna che diventa clown per esprimere la bambina che è in sé.

     

    A dicembre tre saranno gli appuntamenti. Il 1° del mese alle 17 “Prestazione occasionale” di Francesco Brandi, Premio Achille Campanile.

     

    Il 7 dicembre alle 21 “Funamboli fluttuanti” metterà al centro la convivenza tra diverse culture. E il 29 dicembre alle 17 “Seguirà brillantissima farsa”, con tante risate in bianco e nero.

     

    Il 18 gennaio alle 21, in “Ti racconto Don Giovanni”, l’eclettico Alessandro Riccio si trasformerà nei personaggi del melodramma mozartiano, accompagnato dalle arie di Mozart eseguite dall’Orchestra Toscana.

     

    Il 26 gennaio alle 17 “In assenza” si svilupperà in quattro monologhi al femminile. Il 9 febbraio alle 17 “Enrico, un napoletano in fuga” scapperà da Napoli e dai suoi stereotipi. Mentre il 23 febbraio, sempre alle 17, la farà da padrone un classico del vernacolo: “L’acqua cheta”.

     

    Il 14 marzo alle 21 il Teatro Regina Margherita presenterà “Grazie per la compagnia”: un inno alla vita che farà sorridere e commuovere.

     

    Il 28 marzo alle 21 l’Associazione Culturale Chiediscena, con “Toc Toc”, metterà in piedi un’esilarante terapia di gruppo.

     

    La rassegna si concluderà ad aprile. Con “Eclisse dell’anima”, il 4 aprile alle 21: il racconto di fatti storici avvenuti alla fine della seconda guerra mondiale. E “Ruzzola”, il 21 aprile alle 17: la storia di una bambina cicciottella, per sensibilizzare su temi come il bullismo e il rapporto col cibo.

     

     

    “Nell’Ottocento qui c’era il Teatro Verdi – a parlare è Sara Fioretto, direttore artistico, e presidente dell’Associazione Culturale Chiediscena – Un teatro all’italiana con quattro ordini di palchi e un grande palcoscenico. Dove venivano fatti spettacoli importanti”.

     

    “E per un periodo fu così – racconta – Come ci conferma la testimonianza di Filippo Pananti: un poeta che, vissuto a cavallo tra Settecento e Ottocento, parla della sua esperienza a Tavarnelle come scrittore di testi per il Teatro Verdi”.

     

    “Però poi negli anni Cinquanta il teatro divenne una sala cinematografica – prosegue – Andata in disuso, a metà degli anni Sessanta rinacque come circolo Mcl. Adesso, dopo quasi settant’anni, riportiamo il teatro”.

     

    “Ho cercato di fare un programma per tutti, dai bambini agli anziani – dice – Due sono i fili conduttori: la donna in ogni sua sfaccettatura e l’aspetto sociale. Il tutto trattato con leggerezza. Con l’intento di far divertire, offrire spunti di riflessione e arricchire culturalmente il territorio”.

     

    “Ci tengo a ringraziare di cuore Fabrizio Chiostrini e Paolo Cresti – aggiunge – Il circolo Mcl e il Caffè degli Amici ci hanno dimostrato un grande sostegno. E hanno creduto sin da subito nel progetto, così come anche le compagnie”.

     

    “Facciamo anche scuola di teatro sia per i giovani che per gli adulti – conclude Sara Fioretto – Se qualcuno fosse interessato, sono ancora aperte le iscrizioni”.

    di NOEMI BARTALESI

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...