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martedì 9 Settembre 2025
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    Altro che Sanremo! Al campo sportivo di San Casciano i concerti dei più grandi cantanti d’Italia

    Sergio Endrigo, Gianni Morandi, Patty Pravo, Equipe 84, Dalida, Fred Bongusto, i Nomadi, Dino... . Il nostro racconto a ritroso, fra ricordi di sancascianesi e immagini

    SAN CASCIANO – Nasce da un’idea e da una ricerca di Mesi Bartoli, iniziata nel 2007, questo racconto a ritroso nel tempo fino alla metà degli anni ’60.

    Quando il campo sportivo di San Casciano divenne per circa quindici anni il palcoscenico scelto da molti cantanti italiani, allora agli inizi della carriera e poi diventati famosissimi.

    Un ricordo vivido nella mente di Mesi, allora bambina, era sempre stato quello dei suoi genitori che vestiti eleganti andavano al campo sportivo ad ascoltare il concerto di giovani cantanti italiani. Che, a dire il vero, avevano giù fatto parlare di loro: alla radio o alla TV.

    Mettendo insieme le tante testimonianze dei sancascianesi che si ricordavano di questo magico momento, Mesi Bartoli è riuscita a ridare vita a questo periodo glorioso del nostro paese.

    Quando nella mitica pista di pattinaggio del campo sportivo tanti sognarono e si innamorarono sulle note delle più belle canzoni della musica italiana.

    “Riammodernato a metà degli anni ’60 grazie al contributo della famiglia Stianti – ci spiega Mesi Bartoli – con ogni probabilità il campo sportivo di San Casciano divenne un luogo non solo di sport, ma un punto di riferimento per il sociale del paese. In pieno boom economico”.

    “Un impresario musicale di Firenze – aggiunge – di cui nessuno si è ricordato il nome, scelse quindi il nuovo campo sportivo come palcoscenico per lanciare le nuove proposte del momento”.

    Dalle locandine raccolte da Mesi, in formato cartolina, grazie a Gisella Crocchini e ad una signora che Mesi conobbe all’inizio della sua ricerca, sicuramente sappiamo che nel 1965 si esibì Remo Germani, che inaugurò il campo sportivo con la canzone “La ragazza del mio cuore sei tu”.

    “Come mi raccontò l’allora sindaco di San Casciano Remo Ciapetti – continua Mesi – quando si esibì Sergio Endrigo, il 15 luglio del 1970, c’era nel Piazzone la Festa dell’Unità. Che fu disertata per il concerto del cantante”.

    “Quando Sergio Endrigo seppe di questo “danno” fatto a scapito della casa del popolo – sorride Mesi – lui che era simpatizzante di sinistra, rimediò portando tutta la sua troupe a cena alla Festa dell’Unità e lasciò 100 mila lire per scusarsi dell’accaduto”.

    Sicuramente si esibì a San Casciano tra il 1966 e il 1967 Gianni Morandi, di cui hanno ricordi precisi sia Gisella Crocchini, che era allora la figlia del gestore del bar del campo sportivo ed assisteva a tutti i concerti, che Dante Fusi.

    “Dante Fusi – continua Mesi – si ricorda che Gianni Morandi era un bambino. E il suo babbo che lo accompagnava vendeva lungo la strada del paese vari gadgets e soprattutto dei cappellini militari americani con la scritta… Gianni Morandi”.

    Si esibì a San Casciano anche un giovanissimo Al Bano, di cui si ricorda la voce potentissima.

    “Di Patty Pravo – prosegue Mesi – invece si ricordano bene Grazia Becciolini ed Andrea Lastraioli: una donna piccola e minuta, che arrivò in una macchina guidata da un uomo di colore; mentre Fabrizio Fornera ricorda che a questi concerti c’erano sempre tante ragazze e c’era da divertirsi parecchio”.

    Poi vennero l’Equipe 84, Nini Rosso, Lucio Dalla, i Nomadi, Dino, Don Bachi, I Rocker’s, Jimmy Fontana, Dalida, Fred Bongusto, Peppino di Capri e Mal.

    “Sempre Dante Fusi – dice ancora Mesi – si ricorda del batterista dell’Equipe 84, Alfio, una persona cordialissima che arrivò nel Piazzone con una Jaguar rombante e posteggiò sotto il monumento di Verdi”.

    Anche Little Tony fece un concerto; accolto da tante ragazze deliranti arrivò con una macchina color argento, proprio sotto il palco.

    Sul finire degli anni ’70, primi anni ’80 si esibirono anche Pierangelo Bertoli e Zucchero.

    “Una stagione davvero magica per San Casciano – conclude Mesi Bartoli – E nella speranza che molti altri abbiano ricordi di quei concerti, penso che sarebbe bello ripeterli almeno per una notte”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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