SAN CASCIANO – Francesca, Simona, Raffaella, Gianna, Cristina, Elena. Un bus Flixbus per Bologna. Da prendere con Francesco, per una giornata tutti insieme e una bella mangiata con i piatti della tradizione emiliana.
Arriva da San Casciano questa bellissima storia, che ha trovato il suo compimento domenica 26 ottobre. Ce la racconta Carla, la mamma di Francesco, di Franci come lo chiamano tutti in paese. Partendo un po’ più… indietro nel tempo.
“Un gruppo di bambine che condividono la passione per la ginnastica ritmica – inizia – e
l’inevitabile gruppo WhatsApp tra mamme. Il tempo passa, le ragazze crescono, gli impegni cambiano. E da dieci anni quella chat dovrebbe rimanere archiviata”.
“E invece – sorride – ogni tanto la notifica di un nuovo messaggio illumina lo schermo. Visualizzi ed appare, ogni volta, il grande sorriso di Franci, abbracciato ad una di queste mamme che, casualmente o volutamente, incontra”.
“Vuole un selfie da pubblicare nel gruppo – continua nel suo racconto, pieno di dolcezza e delicatezza – Conta il numero dei cuoricini che, per lui, non simboleggiano semplici like, ma la prova che la sincera gioia per quell’incontro è percepita ed apprezzata da tutte”.
“Di fatto è Francesco a tenere in vita la chat – dice – Sua sorella può abbandonare la ginnastica quanto vuole. Ma lui, quelle simpaticone con le quali ha condiviso tante emozioni tra gli spalti, non vuole certo perderle di vista!”.
Si arriva in tempi più recenti: “Due anni fa il desiderio di festeggiare il suo 21esimo compleanno proprio con queste mamme (senza le ex ginnaste!). E il loro regalo è la cosa più bella che potesse ricevere: una giornata di gioia, allegria ed attenzioni dedicate solo a lui. Una
gita!”.
“Naturalmente in Flixbus – sottolinea – che, come mezzo di trasporto, affascina Franci da quando la sorella ci è rimasta seduta per 18 ore, diretta a Bruxelles. Bologna, come meta, può soddisfarlo ugualmente: la cucina emiliana compensa ampiamente la riduzione di tratta”.
Inizia l’attesa: “Franci attende per lunghi mesi, più o meno pazientemente, senza perdere l’occasione di far presente che c’è una promessa che non è ancora stata mantenuta. E finalmente, domenica 26 ottobre, il desiderio si realizza!”.
“Dopo giorni di trepidante attesa e incontenibile eccitazione – racconta Carla, emozionata – Franci saluta la mamma, riempiendola di baci, e parte con sei bellissime donne. La mamma lo guarda allontanarsi, con gli occhi velati di lacrime… di gioia. Evviva, sarà una bellissima domenica, piena di silenzio in casa e relax in famiglia! Poi subentra in lei un profondo senso di colpa. Povere care, non hanno la minima idea della giornata estenuante che le attende”.
“L’indimenticabile giornata giunge al termine – riprende Carla – Sembrano tutte felici. Ciascuna di loro è tornata con qualcosa in più nel proprio cuore (Franci con parecchio in più anche
nella pancia). Come mamma sono profondamente grata a queste meravigliose persone, che
hanno sacrificato del tempo prezioso, per far felice mio figlio, ma anche per alleviare un po’ la fatica che affronta una famiglia come la nostra”.
“Ci vuole pazienza per accogliere Franci – riflette mamma Carla – aiutarlo in questa faticosa ricerca di sé e di uno spazio sicuro in cui riconoscersi. E poi c’è questa sua incessante ricerca di creare legami con le persone che incontra. Ma la bellissima comunità in cui abbiamo la fortuna di vivere, sinceramente, fa di tutto per renderlo più facile. Come diciamo spesso in famiglia: San Casciano sembra cucita addosso a Franci”.
“Un’ultima osservazione personale – conclude – Non serve indossare una divisa specifica, per far del bene al prossimo; domenica l’ho visto fare da sei bellissime donne che indossavano cappottini alla moda e borsette firmate. Grazie ancora di cuore, Mamme Simpallao!”.
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