SAN CASCIANO – Nonostante i suoi cinquecento anni e passa il “De Principatibus”, opera della letteratura italiana che porta un imprinting tutto sancascianese, nata dalla fulgida mente di Niccolò Machiavelli tra le mura della villa in campagna a Sant’Andrea in Percussina, ha ancora molto da dire.
Mentre cercava di accettare la veritĂ del confino, imposto dai Medici, e desiderare il ritorno nella cittĂ gigliata, che vedeva dalla finestra della dimora chiantigiana, l’ex segretario della Repubblica fiorentina scelse di dare sfogo alle sue illuminate intuizioni e delineare le virtĂą del buon governante.
Uno scritto-monumento, un’opera senza tempo, che oggi continua a rivelare veritĂ , a svegliare coscienze, a guidare e ispirare dibattiti contemporanei, ad essere menzionato dai grandi intellettuali del ventunesimo secolo, a stimolare riflessioni ed elaborare chiavi di lettura, oggetto di confronto, scambio e attivitĂ di ricerca tra studiosi, docenti universitari, giornalisti, a creare fermento nello scenario culturale internazionale.
Quella consapevolezza che anticipa i tempi è una luce che non si è mai spenta. E quella grandezza rivoluzionaria che ha fatto di Niccolò Machiavelli il padre fondatore della scienza politica moderna è l’occasione per un ritorno a casa, a San Casciano.
Ancora una volta, con un festival a lui dedicato, il primo italiano che rende omaggio all’attualitĂ del pensiero e dell’opera del celebre letterato.
E’ “Machiavellerie”, l’iniziativa, ideata, organizzata e finanziata dal Comune di San Casciano in collaborazione con Elastica Srl e Nous Media S.r.l |Pandora Rivista, che invita noti intellettuali, tra cui Roberto Saviano, Antonio Scurati, Paolo Nori e tanti altri, a confrontarsi sul tema scelto per questa edizione, ovvero il rapporto tra potere e intellettuali, ispirato da Machiavelli che affronta questo argomento nel diciottesimo capitolo de Il Principe.
“E’ una grande soddisfazione poter vedere il nostro teatro pieno quando si parla di Machiavelli, siamo felici dell’esito della prima serata e, a giudicare dalle prenotazioni anche gli appuntamenti successivi fanno ben sperare – dichiara il sindaco Roberto Ciappi – segno che il tema scelto quest’anno e l’alta qualitĂ degli interventi e dei relatori hanno centrato l’obiettivo del Festival che vuole rendere il pensiero del letterato accessibile a tutti, teso a stimolare l’interesse e l’attenzione del pubblico e non solo degli addetti ai lavori, esprimendo al meglio la funzione divulgativa, oltre che storico-scientifica”.
Dopo l’apertura di ieri, giovedì 6 novembre, in una sala gremita del Teatro Niccolini, presentata dal sindaco Ciappi e dall’assessora alla cultura Sara Albiani, affidata alle firmatarie dell'”Osservatorio Autoritarismo” Daniela Padoan, scrittrice e presidente di LibertĂ e giustizia, Elisabetta Rubini, avvocata civilista, membro di LibertĂ e giustizia e Nadia Urbinati, politologa, docente di Teoria politica alla Columbia University in collegamento de New York, la quarta edizione di “Machiavellerie” continua a macinare opportunitĂ di conoscenza di conoscenza e approfondimento sulla figura e la produzione letteraria di Machiavelli e l’eternitĂ del suo messaggio.
Questa sera alle ore 17 il Niccolini ospiterĂ l’incontro coordinato dal docente universitario Daniele Conti, nonchĂ© consulente scientifico del Festival, in rappresentanza dell’Istituto nazionale di Studi sul Rinascimento di Firenze, “Scrivere sotto censura. Teoria e pratica della dissimulazione” con gli interventi di Franco Bacchelli (UniversitĂ di Bologna), Jeremie Barthas (CNRS, École Normale SupĂ©rieure, UniversitĂ© PanthĂ©on-Sorbonne) e il giornalista e scrittore Adriano Sofri.
Il Festival prosegue alle ore 21 con il monologo di Paolo Nori “Vi avverto che vivo per l’ultima volta (noi e Anna Andreevna Achmatova)”.
Domani, sabato 8 novembre, altri due appuntamenti danno corpo alla rassegna.
Il primo, previsto alle ore 17, incentrato sul tema “Potere e intellettuali nel disordine globale”, vede protagonista Giacomo Centanaro, redattore di Pandora Rivista, in dialogo con Greta Cristini, analista geopolitica e reporter, e Lucia Goracci, giornalista, inviata del TG3.
Il secondo, in programma alle ore 21, fa salire sul palcoscenico sancascianese la giornalista e autrice Natascha Lusenti che converserĂ con lo scrittore Antonio Scurati.
Il festival si concluderĂ domenica 9 novembre alle ore 17 con una lectio di Roberto Saviano dal titolo “Può il potere dire la veritĂ ?”.
Info: www.teatroniccolini.it/machiavellerie.
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