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martedì 21 Ottobre 2025
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    Ddl Valditara, dibattito rovente. La Lega chiantigiana: “Famiglia e genitori ruolo centrale in educazione figli”

    I consiglieri comunali Abate, Cuscito e Venezia: "Iniziativa della Lega è un argine al “tentativo di indottrinamento” da parte di attivisti di estrema sinistra LGBT"

    CHIANTI FIORENTINO – Si infiamma il dibattito sul ddl Valditara, sull’insegnamento nelle scuole dell’infanzia, primaria e media inferiore della sessuoaffettività.

    La amministrazioni comunali del Chianti fiorentino hanno preso posizione in modo molto dura nei confronti dell’emendamento chiesto dalla Lega.

    Lega che, con la sua componente chiantigiana, replica: “La famiglia e i genitori devono avere un ruolo centrale dell’educazione dei propri figli!”.

    No all’educazione alla sessuoaffettività dall’asilo alle medie inferiori? I Comuni del Chianti fiorentino si ribellano

    “È evidente – scrive in una nota la Lega dei comuni del Chianti fiorentino – che i tre assessori non credano nemmeno alle parole che hanno scritto riguardo alla sessualità nelle scuole. Non riescono a convincere neppure sé stessi, eppure pretendono di convincere noi e, peggio ancora, di imporre le loro idee ai nostri figli nel nome del “politicamente corretto”. Così facendo, minano e screditano il ruolo fondamentale dei genitori nell’educazione dei propri figli”.

    “Invece di dettare linee ideologiche – rilanciano – pensassero ad assumersi le proprie responsabilità di fronte alle evidenti lacune nell’organizzazione delle classi, alle carenze strutturali nelle aule e degli edifici scolastici, segnati inoltre da una scarsa manutenzione. È lì che servirebbe il loro impegno concreto ma preferiscono cavalcare temi divisivi, facendo propaganda sulla pelle dei ragazzi, mentre ignorano i problemi reali che ogni giorno genitori, insegnanti e studenti si trovano ad affrontare”.

    I consiglieri Lega nei comuni del Chianti fiorentino (Benedetta Venezia a San Casciano, Andrea Cuscito e Roberto Abate a Greve in Chianti) sottolineano come “il ddl Valditara si propone di regolamentare e mettere in sicurezza l’educazione nelle scuole italiane, soprattutto in materia di tematiche sensibili come l’educazione sessuale e il consenso. Tra le novità approvate spicca un emendamento che estende il divieto di interventi di attivisti ideologizzati e di esperti esterni su tematiche sessuali ai bambini della scuola dell’infanzia, della primaria e della scuola secondaria di primo grado. Per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, invece, si prevede un consenso informato delle famiglie, affinché esse possano essere informate sui contenuti e le modalità degli interventi”.

    I consiglieri Lega sottolineano che questa iniziativa “è un argine al “tentativo di indottrinamento” da parte di attivisti di estrema sinistra LGBT, accusando tali soggetti di aver parlato di argomenti come coito, orgasmo e fluidità di genere anche con bambini molto piccoli”.

    “Troppe volte – rilanciano – abbiamo assistito a episodi di tentativi di propaganda ideologica, e oggi i nostri colleghi di sinistra dimostrano tutta la loro avversione alle famiglie, evidenziando come si ritenga che i genitori siano le figure centrali nell’educazione e che questa debba rispettare i tempi e i contenuti adeguati all’età degli studenti”.

    “In risposta alle accuse di censura avanzate da partiti come il Pd, il M5S e altri – spiegano – diciamo che l’emendamento non vieta l’educazione alla sessualità né impedisce l’accesso a informazioni corrette. Al contrario, mira a escludere attività che possano andare oltre quanto previsto dalle indicazioni nazionali, che già includono insegnamenti su relazioni, empatia e rispetto. L’ obiettivo è garantire un percorso educativo equilibrato, nel rispetto del ruolo dei genitori, evitando deleghe totalizzanti a soggetti esterni non sempre qualificati o imparziali”.

    Il ddl Valditara, secondo i consiglieri comunali, “vuole fermare le propagande di chi tenta di portare avanti tematiche inopportune e inadeguate per bambini di 5 anni, sottolineando che, “grazie a questa normativa e alla Lega, sarà più difficile per tali soggetti continuare a promuovere ideologie che considerano dannose per la crescita dei più piccoli”.

    “Il percorso del disegno di legge continua con un obiettivo chiaro- concludono – Garantire che l’educazione nelle scuole sia rispettosa delle diverse sensibilità, aderente alle indicazioni nazionali e sempre centrata sui valori della famiglia. Una misura che, a giudizio di molti, rappresenta un passo importante per rafforzare il ruolo dei genitori e la qualità dell’educazione pubblica in Italia”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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