spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
venerdì 12 Dicembre 2025
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Greve in Chianti accoglie il suo nuovo “don”: venerdì 12 dicembre alle 21 la prima Messa di don Hector Largo

    47 anni, originario della Colombia, cappellano a San Giovanni e Figline Valdarno, poi parroco a Gaiole, Radda, Castelnuovo dei Sabbioni, Neri. Arriva a Greve dopo un anno nelle regioni montane colombiane

    GREVE IN CHIANTI – Arriva il nuovo “don” della parrocchia di Santa Croce, a Greve in Chianti.

    La Diocesi di Fiesole ha infatti spostato, dopo 11 anni in terra grevigiana, don Flavio Rossetti a Stia, in Casentino.

    Al suo posto è arrivato don Hector (o Ettore) Largo: che domani sera, venerdì 12 dicembre, celebrerà la sua prima Santa Messa nella chiesa principale del capoluogo.

    La celebrazione si terrà alle 21, e tutta la comunità e invitata a partecipare,

    Don Hector, 47 anni, è di origine colombiana, ma ha compiuto l’intero percorso di studi a Fiesole.

    È stato ordinato presbitero e successivamente incardinato nella Diocesi di Fiesole.

    Nel suo ministero ha svolto il servizio di cappellano per molti anni a San Giovanni Valdarno e, in seguito, a Figline.

    Ha poi ricoperto l’ufficio di parroco a Gaiole, a Radda in Chianti, nonché a Castelnuovo dei Sabbioni e a Neri.

    Di recente è rientrato dalla Colombia, dove ha trascorso un anno sabbatico vivendo un’esperienza di approfondimento umano e spirituale nelle regioni montane del Paese.

    Adesso questa nuova avventura, in terra grevigiana: che inizierà ufficialmente domani, con una serata che sarà, sicuramente, emozionante.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...