LUCOLENA (GREVE IN CHIANTI) – Da Lucolena arriva un primato… mondiale.
A stabilirlo è stato Alessandro Ricciarelli, allevatore per passione, che attraverso accoppiamenti mirati ha creato un nuovo colore per le galline della razza Livorno.
“Ebbene sì – ci dice Alessandro – pochi giorni fa è stato inserito il colore beige, tra le colorazioni del piumaggio esistenti per le galline della razza Livorno. Un primato mondiale che arriva proprio dal mio allevamento, dopo tanti anni di passione, dedizione ed impegno”.
“Ho 31 anni, sono un agronomo e mi sono trasferito a Lucolena da circa 5 anni – ci racconta – l’ho fatto proprio perché avevo bisogno di più spazio per tutti i miei animali. Capre, oche, cani e soprattutto galline. Galline della razza Livorno”.
“Questa passione arriva dai miei nonni – continua a raccontarci – uno in particolare era un allevatore proprio di galline Livorno, che mi ha lasciato in eredità una sua coppia”.
“Il voler creare delle nuove combinazioni di colori – aggiunge – arriva proprio dalla passione per questi animali. Ancora non posso svolgere questo lavoro in maniera continuativa, ma non posso neanche vivere senza i miei animali intorno”.
“Per questo, coccolandoli e guardandoli – dice – si intravedono sfumature del piumaggio particolari. Grazie ai miei studi, ho cercato di capire anche come funziona la trasmissione dei caratteri ereditari. E in questo modo, col tempo e con accoppiamenti naturali mirati, sono riuscito a generare vari colori differenti”.
“Alcuni già riconosciuti – ci spiega – come il cioccolato, il cioccolato dune, il malva ed il nero, che è la colorazione classica di questa razza. Poi ho creato il beige.”
“Sono stato il primo al mondo, e il fatto che le associazioni di categoria lo abbiano riconosciuto mi da davvero una grande soddisfazione – dice emozionato – Per il 2025 continuerò a esporre questa gallina, a mostre di bellezza e livello europeo. Si punta al campione di razza italiana, dando valore al beige e cioccolato; e poi andrò in Slovacchia, per i campionati europei”.
“Il mio è un piccolo allevamento – invita – si chiama “Podere le Azalee” e tutti sono i benvenuti, spero che anche a questi bellissimi animali si riesca a dare il giusto valore”.
“Come me – tiene a dire in conclusione – ci sono tantissimi appassionati che attraverso il proprio tempo riescono a salvaguardare questi animali, proteggendoli spesso dall’arrivo di galline non autoctone, migliori per la produzione di uova o altro, ma che rischiano di far scomparire delle razze che fanno parte della nostra storia contadina”.
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