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venerdì 7 Novembre 2025
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    Mercatale, il grande dolore per la scomparsa di Renzo Ciappi: i ricordi e il grazie dei familiari per la vicinanza

    Aveva 63 anni, è venuto a mancare per un malore improvviso. Un "omone" dalla voce profonda e dagli occhi buoni, che viene ricordato con affetto, amore e sincera commozione

    MERCATALE (SAN CASCIANO) – Era nato l’8 luglio del 1962. Aveva 63 anni Renzo Ciappi, mercatalino, venuto a mancare nella notte fra sabato 1 e domenica 2 novembre, in seguito a un malore improvviso.

    Un “omone” dalla voce profonda e dagli occhi buoni. Come il fratello, gemello, Renato, che a San Casciano conoscono tutti anche per la bottega di ortolano che da decenni gestisce nel centro del capoluogo.

    E anche Renzo era molto conosciuto, stimato e apprezzato da tantissimi nel nostro territorio.

    Le testimonianze nei confronti della sua famiglia, prima e dopo il partecipatissimo funerale che si è tenuto martedì 4 novembre, nella chiesa di Santa Maria, in piazza Vittorio Veneto a Mercatale, ne sono state solo un esempio.

    Famiglia che, tramite Il Gazzettino del Chianti, tiene a ringraziare pubblicamente “tutti coloro, tantissimi, che hanno manifestato stima, affetto, partecipazione e vicinanza in questi giorni così difficili”.

    Aveva anche un legame profondo con la casa del popolo di Mercatale, in via Sonnino, Renzo: e proprio in occasione del funerale, il carro funebre ha sostato per alcuni minuti davanti al circolo, prima di avviarsi verso la chiesa.

    Le testimonianze, dicevamo. Fra queste quella del Consorzio Vino Chianti Classico, per il quale Renzo lavorava prestando la sua opera professionale.

    Letta in chiesa da Gerardo Giorgi, a nome di tutto il Consorzio, è stata una descrizione delicata e potente allo stesso tempo.

    “Renzo era Luce. Quando arrivava al Consorzio era capace di aprirti sempre un sorriso.

    Quando si conosce qualcuno da tanto tempo diamo per scontate anche le cose più belle ma aprire sempre un sorriso alle persone è una qualità rara capace di illuminare le giornate e solo adesso ci rendiamo conto di quanto ci mancherà.

    Nei tanti anni in cui abbiamo avuto la fortuna di lavorare insieme è sempre stato impeccabile nel suo lavoro, affidabile come una vera persona di famiglia, un lavoratore instancabile, di quelli che c’era sempre, che ti dava una mano fondamentale a risolvere problemi anche dell’ultimo minuto.

    Ma nonostante questo ciò che ricordiamo di più in queste ore tristi e che crediamo rimarrà per sempre, è il ricordo dell’uomo Renzo prima ancora del lavoratore.

    Negli anni abbiamo riso tanto insieme, quanto ci mancherà quella sua bella risata, abbiamo anche scoperto un uomo intelligente e sensibile, profondamente buono, pronto a dare tutto per i suoi figli, di una gentilezza delicata, rara in persone comunque sempre schiette come lui.

    Era una persona vera, senza nessuna costruzione, di quelle che sempre nel rispetto dell’altro non cercava mai di compiacere nessuno per secondi fini.

    Perché, come ha detto una collega in questi giorni in cui abbiamo condiviso ricordi del nostro Renzo, era una persona libera e come tutte le persone libere non poteva che conquistarti.

    Ciao Renzino, il mondo sarà molto più triste senza di te”.

    Da Mercatale basta poi scendere di qualche chilometro verso il Ferrone, e si trova il borgo di Luiano.

    Qui Renzo ha lavorato da sempre con la Fattoria di Luiano, sia come azienda che come famiglia: che negli anni ha costruito con lui un rapporto speciale, che andava oltre a quello professionale.

    Ed è Felicia Palombo a tracciarne un ricordo, che pubblichiamo qui di seguito.

    “Ciao Renzo, ho avuto il piacere e l’onore di conoscerti per motivi di lavoro, come penso tante altre persone.

    E mi piacerebbe darti un saluto anche da questo punto di vista… 

    Ogni giorno abbiamo scambi di lavoro a cui non diamo troppo peso, ci sembrano dei gesti automatici. Quante volte riceviamo o spediamo cose… 

    Ma non sono mai solo cose… sono il frutto di un lungo lavoro che arriva finalmente a destinazione.

    Un cambio di vita da una città ad un’altra, da una casa ad un’altra… . Fine di un’epoca, inizio di una avventura.

    Un passaggio momentaneo di qualcosa di prezioso da un luogo ad un altro, per i motivi più diversi.

    Questo è quello che percepivo dai tuoi racconti e dalle tue esperienze…

    Renzo ha reso questa attività una cosa speciale e ricca di significato (oltre che di grande professionalità), perché ci siamo tutti affezionati in un modo così forte e così profondo da farci trovare in tanti qui oggi a gestire un dolore e un vuoto immenso a cui non eravamo preparati e a cui non volevamo assolutamente esserlo.

    Raramente ho visto degli occhi così buoni, sorridenti ed intelligenti, e ogni occasione per scambiare due chiacchiere era sempre un piacere.

    Proprio la settimana scorsa abbiamo avuto una telefonata iniziata con informazioni logistiche, per finire poi in una lunga chiacchierata, seria e divertente allo tesso tempo.

    E voglio riflettere sull’importanza dei piccoli gesti che spesso diamo per scontato, ed essere grata di essermi imbattuta in una bella persona come te.

    La gratitudine è l’unica cosa a cui possiamo aggrapparci per alleviare un pochino il dolore della tua perdita che lascia tutti, soprattutto i tuoi familiari con un vuoto enorme.

    È proprio a loro che spero di poter dare un po’ di calore con queste parole da parte di tutti coloro che hanno lavorato con lui che sono sicuro la pensano come me.

    Ci mancherai tantissimo! Ciao”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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