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martedì 9 Settembre 2025
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    San Casciano-New Jersey: il Coronavirus negli Usa raccontato da Silvia Grappolini

    Qui ha aperto un bakery-caffè (con 12 dipendenti): "Stava andando tutto benissimo, poi questa storia ci ha stoppato"

    SAN CASCIANO – Conosciutissima a San Casciano perché ha trascorso una vita dietro il banco del Forno Macucci, in via IV Novembre, Silvia Grappolini nel settembre scorso ha raggiunto con la figlia Matilde il marito ed il figlio Matteo, che già da un anno si erano trasferiti negli Stati Uniti: a Westfield, New Jersey.

    Qui hanno aperto la loro nuova attività. Un bakery caffè, dove i profumi ed i sapori toscani rivivono attraverso piatti di qualità, accompagnati dall’inconfondibile simpatia ed accoglienza italiana, che tanto piacciono agli americani.

    L’abbiamo contattata per avere da lei la testimonianza diretta di come sta vivendo, con la sua famiglia, l’emergenza Coronavirus al di là dell’Oceano; e per farci raccontare se anche lì si vive in “lockdown” completo, come in Italia.

    “Tutto andava per il meglio – ci racconta Silvia – perché gli affari erano in espansione ed avevamo tanti progetti. Poi è arrivato il Coronavirus ed ha stoppato tutto”.

    “Abbiamo dovuto ridimensionare la nostra offerta di cibo – prosegue – nel senso che facciamo solo delivery e take-away, e di conseguenza il lavoro è diminuito al punto che di dodici dipendenti, adesso ne facciamo lavorare solo una”.

    Secondo le norme varate in tempo di emergenza, Silvia e i suoi familiari possono uscire ma senza avvicinarsi a nessuno. E non possono passeggiare nel centro città. Fortunatamente gli spazi sono enormi e questo li agevola nel poter fare due passi senza incontrare nessuno.

    “Il Comune – ci spiega – ha creato un parcheggio riservato per ogni negozio: la gente prende il suo sacchetto già pronto sulla porta e scappa via”.

    Come in Italia davanti ai supermercati ci sono code infinite, ma gli anziani possono fare la spesa solo dalle 6 alle 8.30 di mattina, quando il supermercato è ancora chiuso al pubblico.

    “I miei dipendenti – sottolinea Silvia – percepiscono già l’indennità di disoccupazione e noi titolari abbiamo già fatto domanda per le sovvenzioni statali, ma non so quanto ci daranno”.

    “Io e la mia famiglia – conclude Silvia – stiamo bene; continuiamo a lavorare in questo momento di incertezza. Nella speranza di continuare a stare bene e tornare presto alla normalità. Un grande abbraccio a San Casciano da tutti noi”.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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