SAN CASCIANO – Il nubifragio scatenatosi nel pomeriggio di lunedì 1 agosto, ha visto mobilitati i volontari della Protezione Civile “La Racchetta” di San Casciano, gli operai del Comune, la polizia locale e i carabinieri della Stazione.
Il primo intervento effettuato da “La Racchetta” è stato sulla via Cassia per Firenze all'altezza della rotatoria dove un fulmine ha colpito una pianta spezzando un ramo che si è abbattuto sulla strada.
Altro albero caduto sulla carreggiata in via Cassia per Siena direzione Canciulle, qui a rimuovere il tronco ci ha pensato la Global Service.
Altro intervento sempre da parte de “La Racchetta” in via di Mucciana. Qui probabilmente a causa delle forti raffiche di vento, è stato sradicato un olivo. Che è caduto sulla strada. C’è stato bisogno di tagliare il tronco con una motosega per poi liberare la carreggiata.
Ma non è finita lì: invasa dall’acqua la via Grevigiana all’altezza della Piscina “Acquatica”, così come in via Terracini alle case dell’ex Stianti. In quest’ultima, oltre all’intervento de “La Racchetta” con due idrovore, sono intervenuti anche gli operai del Comune.
Non è la prima volta che sulla via Grevigiana e in via Terracini, quando piove in maniera abbondante, le carreggiate sono invase dall’acqua creando non pochi problemi. Probabilmente le fogne sono insufficienti e ostruite da sporcizia varia.
Ultima nota, davvero indegna per un Paese civile, ovvero le ingiurie da parte di alcuni automobilisti verso coloro che si prodigano (volontari e operai), sotto l’acqua, per liberare le strade: "Non solo non rallentano, schizzandoci, ma veniamo anche sbeffeggiati" hanno detto amareggiati, ma senza arrendersi ai loro compiti.
di Antonio Taddei
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