GREVE IN CHIANTI – Loro sono Alice Semplici, Francesca Lotti, Tommaso Matteuzzi, Lorenzo Barbacci, Sebastiano Pedani, Giacomo Albertini, Ginevra Dazzi, Matteo Ermini, Ilena Cappelli, Michele Signorini.
Accanto a loro i sommelier della Fisar, gli operai del Comune di Greve in Chianti, elettricisti, falegnami, giardinieri, tecnici, dipendenti comunali tutti… .
E' il mondo "nascosto" dietro al successo dell'Expo del Chianti Classico: tutti coordinati, con immancabile mazzo di chiavi al collo e walkie talkie sempre accesso, dall'infaticabile Alessandra Molletti, dipendente comunale e cuore pulsante di Expo e di tantissime delle manifestazioni che si svolgono nel comune di Greve.
Ma la storia di quei ragazzi e quelle ragazze (nascono scherzosamente come "Molletti boys" ma oggi sono "Molletti boys and girls") parte da lontano, da dieci anni fa.
FOTO DI GRUPPO – Al centro Alessandra Molletti
E ancora oggi, ognuno con le sue vite e con il suo mondo lavorativo, rispondono presente al richiamo dell'Expo. In una sorta di "rito" di fine estate che è fatica, sudore, poche ore di sonno. Ma anche divertimento e cameratismo.
"È stato veramente un successo – dice Alessandra alla fine dell'edizione 2017 – perché si è consolidata ancora di più la consuetudine di venire a trovarci per incontrate i nostri produttori, anche sotto la pioggia!".
"Quindi grazie a tutti – tiene da dire – ma io devo ringraziare anche tutti quelli che stanno dietro le quinte. Gli operai del Comune, giardinieri, falegnami elettricisti e tutto l'ormai collaudato staff Expo che durante i preparativi e i quattro lunghi giorni della manifestazione, non si è risparmiato per assistere produttori e visitatori e assicurarsi che la nostra piazza apparisse sempre bella, pulita, "stirata" e accogliente".
"Grazie a voi – conclude – che ieri sera avete brindato con una bottiglia aperta lasciata su un tavolo alla chiusura dell'ennesima avventura. Al prossimo anno!".
di Matteo Pucci
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