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giovedì 4 Dicembre 2025
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    La complessità della fase adolescenziale in una serata fra esperti e genitori in biblioteca a Tavarnelle

    L'iniziativa, ideata e promossa dal Comune, ha preso spunto dalla presentazione del libro "CON●FINE", ideato e realizzato dall'associazione di promozione sociale Le Tre e un Quarto Aps

    BARBERINO TAVARNELLE – Isolamento, videodipendenza, smarrimento, inquietudine, perdita di interesse per la vita, rapporti complessi con il cibo e drastica riduzione delle relazioni umane.

    Sono alcuni dei temi emersi dall’incontro, organizzato nei giorni scorsi, che ha indagato identità e condizione contemporanea del mondo giovanile con la partecipazione di una rosa di medici ed esperti.

    Fra cui la pediatra di zona Maria Tolu, la psicologa Elisa Brigiolini, alla guida dello Sportello psicologico, servizio gratuito attivato da qualche anno dall’amministrazione comunale, dallo psichiatra Gabriele Santarelli, e i dipendenti della Società della Salute fiorentina Sud Est, il responsabile Gilberto Macaluso e l’assistente sociale Ilaria Anichini, del Polo Chianti Sds e del sindaco David Baroncelli.

    L’iniziativa, promossa e organizzata dal Comune nella sala della biblioteca comunale “Ernesto Balducci”, si è posta l’obiettivo di offrire alle famiglie un’occasione di approfondimento e conoscenza sulle problematiche più diffuse legate alla fase adolescenziale.

    Il momento di confronto ha tratto spunto e si è ispirato alla presentazione, avvenuta nella stessa sera, del volume “CON●FINE”, ideato e realizzato dall’associazione di promozione sociale Le Tre e un Quarto Aps con la presidente Candida Vettori e la vicepresidente Federica Bargagni, Anna Maria Coccetti, una mamma che ha offerto una toccante testimonianza del proprio vissuto.

    E il musicoterapeuta Alessandro Spadafina, che ha collaborato alla realizzazione di un progetto multidisciplinare, ideato dall’associazione e portato nelle scuole a supporto delle fragilità e del disagio adolescenziale.

    L’intervento scolastico è scaturito dalle finalità del libro che contiene un mosaico narrativo, poetico e fotografico, di percorsi esistenziali difficili e vicende dolorose vissute dai giovani del territorio.

    Al centro della serata la condivisione di storie e esperienze di ragazze e ragazzi e dei loro familiari segnati dalla fatica di crescere, dalle aspirazioni e dai desideri che attestano le molteplici e crescenti sfaccettature relative al fenomeno del disagio giovanile.

    L’iniziativa è stata arricchita dai contributi degli esperti che hanno rimarcato il crescente isolamento dei giovani e la tendenza ad annoiarsi velocemente, dinamica che conduce all’annullamento di stimoli, sogni e prospettive per il futuro.

    La pediatra Maria Tolu si è concentrata sulla descrizione del funzionamento della mente di un adolescente. Tra i vari argomenti trattati, la dottoressa ha illustrato il sistema della ricompensa rilasciato dal neurotrasmettitore dopamina.

    “Durante l’adolescenza il livello di base della dopamina è inferiore a quello caratteristico di altre età – ha spiegato – mentre il suo rilascio in relazione alle esperienze compiute è maggiore. Gli adolescenti, pertanto, si sentono facilmente “annoiati” e cercano esperienze nuove, stimolanti, eccitanti, spesso connesse a comportamenti a rischio e capaci di dare forti sensazioni”.

    Nella “lista nera” delle cattive abitudini che possono motivare la crisi relazionale e delle competenze emotive dei giovani risaltano l’utilizzo smisurato degli strumenti social, la creazione di una vita parallela, virtuale, che determina la perdita di contatto con quella reale, l’emulazione di modelli che aspirano alla perfezione, l’atteggiamento eccessivamente competitivo.

    Lo ha ribadito la psicologa Elisa Brigiolini che, nell’ascoltare i genitori che si rivolgono allo sportello psicologico del Comune, è portata a focalizzarsi sulle problematiche che emergono tra famiglia e scuola e nel percorso educativo degli studenti e delle studentesse dell’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Barberino Tavarnelle.

    “Dal mio osservatorio – ha spiegato – le difficoltà che emergono sono tante e sono legate all’infragilimento del bagaglio delle competenze emotive, alla percezione che i ragazzi e le ragazze hanno di sé, del proprio aspetto fisico e interiore, al confronto con gli altri, all’ansia da prestazione, alla non accettazione dell’errore, dei limiti, alle aspettative e agli standard da non deludere e mantenere sempre alti”.

    Lo psichiatra Gabriele Santarelli ha sottolineato l’importanza del fare rete, dei valori di solidarietà che può esprimere una comunità che può concretamente aiutare a prevenire e arginare il disagio giovanile.

    “La risposta chiave è prendersi cura dell’altro – ha sottolineato – far sentire alle persone fragili, di qualunque età si tratti, soprattutto alle nuove generazioni, così profondamente insicure e bisognose di essere ascoltate e supportate con l’amore dei familiari e il calore della comunità di cui fanno parte, che non sono sole. La collaborazione tra comune, scuola, struttura sanitaria, associazioni è fondamentale per realizzare questo obiettivo in maniera sinergica attivando progetti specifici, iniziative, servizi che possano essere sempre più accessibili e mirati alle esigenze dei nostri giovani”.

    A proposito di progetti solidali è stata l’assistente sociale Ilaria Anichini ad illustrare un nuovo intervento attivo in tutti i comuni della Sds.

    E’ il vicinato solidale che mira a far incontrare giovani, adulti, famiglie in situazione di difficoltà di vario genere con cittadini solidali che mettono il loro tempo a disposizione dei più fragili. Info: 055645093, vicinatosolidale@divittorio.it.

    Il responsabile Gilberto Macaluso ha posto l’accento sul ruolo degli adulti, così come la pediatra Tolu che ha concluso la sua relazione sostenendo che “come adulti dobbiamo considerare gli aspetti positivi dell’adolescente che, pieno di energia e dotato di un cervello plastico, va assolutamente incoraggiato a ricercare la genialità, la creatività, anche l’impulsività, in quanto fonte di esperienza, guidandolo e restandogli vicini”.

    All’iniziativa ha preso parte anche l’assessora alle politiche sociali, Anna Grassi.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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