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giovedì 20 Novembre 2025
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    A Castelnuovo Berardenga “Sulle tracce di Pier Paolo Pasolini nel cinquantenario della morte”

    Nel comune chiantigiano si ricorda il poeta, scrittore e regista con un pomeriggio di approfondimento venerdì 21 novembre

    CASTELNUOVO BERARDENGA – In occasione del cinquantenario della morte di Pier Paolo Pasolini, il Comune di Castelnuovo Berardenga e la Sezione A.N.P.I. Vittorio Carnasciali organizzano un incontro pubblico di approfondimento dedicato alla figura, all’opera e all’eredità civile di uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento.

    L’appuntamento è fissato per venerdì 21 novembre, alle ore 17 all’associazione Filarmonico Drammatica APS, in piazza della Citerna 4, a Castelnuovo Berardenga.

    L’iniziativa offrirà un’occasione di riflessione sul pensiero di Pasolini e sulle vicende legate al suo tragico omicidio, avvenuto nella notte tra il 1 e il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia, ancora oggi al centro di uno dei casi irrisolti più complessi della storia italiana recente.

    Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi, e della presidenza provinciale dell’A.N.P.I., il pomeriggio proseguirà con gli interventi del dottor Riccardo Nencini, presidente del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, e dell’avvocato Carlo Buscalferri, membro della sezione A.N.P.I. locale.

    Riccardo Nencini, a partire dal prezioso Fondo Pasolini conservato al Vieusseux, ripercorrerà la complessa figura del poeta, scrittore, cineasta, pittore, giornalista e polemista.

    Ne restituirà un ritratto vivo e attuale, capace di mettere in luce la lucidità e il coraggio intellettuale con cui Pasolini seppe leggere i profondi mutamenti culturali, sociali e politici dell’Italia tra gli anni Sessanta e Settanta.

    Un pensiero spesso controcorrente, talvolta provocatorio, ma animato da una straordinaria capacità di interpretare le trasformazioni del Paese.

    Nella seconda parte dell’incontro, l’avvocato Buscalferri approfondirà il contesto storico, politico e giudiziario legato alla morte di Pasolini, analizzando le numerose ombre e contraddizioni che negli anni hanno alimentato dubbi e ipotesi alternative rispetto alla versione ufficiale dei fatti.

    L’intervento ripercorrerà: le tensioni politiche e sociali degli anni di piombo e della strategia della tensione, con particolare attenzione agli ambienti romani della destra eversiva e omofoba, contigua e osmotica con apparati deviati dello Stato e con una criminalità che proprio in quegli anni stava evolvendo e strutturandosi nella Banda della Magliana; le ipotesi investigative legate al furto delle bobine del film Salò o le 120 giornate di Sodoma e al romanzo postumo Petrolio, in particolare alla misteriosa sparizione dell'”Appunto 21 – Lampi sull’ENI”.

    Saranno inoltre richiamati gli elementi oggi al vaglio della Procura di Roma, tra cui il ritrovamento di nuove tracce genetiche sui reperti dell’epoca – diverse da quelle di Pasolini e di Pino Pelosi – e le testimonianze raccolte nel tempo da personalità come Oriana Fallaci, Sandro Citti, Silvio Parrello, gli avvocati Calvi e Marazzita, fino ai più recenti contributi dell’avvocato Stefano Maccioni e del regista Davide Grieco.

    Proprio questi nuovi elementi hanno portato alla richiesta di riaprire le indagini e alla proposta, avanzata tramite la senatrice Ilaria Cucchi, di istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta.

    L’incontro rappresenta un’occasione per riflettere su una figura centrale della cultura italiana e su una vicenda che continua a interrogare la memoria collettiva del Paese.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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