CASTELNUOVO BERARDENGA – Il Comune di Castelnuovo Berardenga ha scelto di esporre la bandiera palestinese sulla facciata del municipio, unendosi idealmente a tanti altri Comuni italiani in un gesto simbolico ma profondamente significativo.
L’iniziativa nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di esprimere la propria vicinanza al popolo palestinese e, al tempo stesso, “di lanciare un appello forte e chiaro per un immediato cessate il fuoco e per il rispetto dei diritti umani”.
“In vista delle celebrazioni del Palazzaccio – dichiara il sindaco Fabrizio Nepi – che si terranno il 6 luglio e i tragici eventi che la guerra ha prodotto anche a Castelnuovo Berardenga, sentiamo il dovere morale di ribadire la nostra ferma opposizione a ogni forma di escalation militare e di riarmo, che non possono rappresentare una soluzione ai conflitti”.
“Al contrario – aggiunge – la storia ci insegna che la guerra genera solo sofferenze, distruzione e perdita di vite innocenti, come avvenne anche nella nostra comunità durante l’eccidio del Palazzaccio”.
“Oggi più che mai – rilancia Nepi – è necessario promuovere il dialogo, il rispetto reciproco e la cooperazione tra i popoli come uniche strade per la costruzione di una pace duratura. Castelnuovo Berardenga rinnova il suo impegno per la pace e la solidarietà verso tutti i popoli vittime di guerra, nella convinzione che solo un mondo libero dalla violenza e dal riarmo potrà garantire un futuro di giustizia, sicurezza e dignità per tutti”.
L’amministrazione di Castelnuovo Berardenga esprime inoltre la propria “contrarietà a ogni ipotesi di riarmo come strumento di gestione delle crisi internazionali”.
“Creare un clima di tensione crescente – spiegano dal palazzo comunale castelnovino – non contribuisce alla costruzione della pace, ma aumenta il rischio di nuovi conflitti e sofferenze per le popolazioni civili”.
Il Comune rinnova quindi l’appello “alle istituzioni nazionali e internazionali a investire in politiche di pace, diplomazia e cooperazione, nel pieno rispetto dei diritti umani e della dignità di ogni persona”.
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