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giovedì 23 Ottobre 2025
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    Il Comune di Castelnuovo Berardenga acquisisce Villa Chigi Saracini: “Un passaggio storico per la comunità”

    La grande soddisfazione del sindaco Fabrizio Nepi: "È un passaggio che segna un prima e un dopo per la nostra comunità"

    CASTELNUOVO BERARDENGA – Nella seduta del consiglio comunale di mercoledì 22 ottobre il Comune di Castelnuovo Berardenga ha approvato all’unanimità la delibera per l’acquisto del complesso storico architettonico di Villa Chigi Saracini, segnando un momento destinato a restare nella storia del paese e del territorio.

    “È un passaggio che segna un prima e un dopo per la nostra comunità – dichiara il sindaco Fabrizio Nepi – In un’epoca in cui il patrimonio pubblico viene spesso dismesso, abbiamo scelto di fare il contrario: rendere pubblico un luogo che, dalla sua origine, era sempre stato privato”.

    “È una scelta di visione – rivendica – che guarda al futuro e restituisce a tutti i cittadini uno dei luoghi più simbolici della Berardenga”.

    Un progetto nato nel tempo

    L’acquisizione di Villa Chigi Saracini è il risultato di un percorso lungo e complesso iniziato nel 2021, che ha visto il coinvolgimento di numerosi soggetti istituzionali e tecnici.

    Il Comune ha inserito l’intervento nel “Parco Progetti” regionale, ottenendo nel 2024 il sostegno della Regione Toscana con un contributo di 700.000 euro, oltre al supporto della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che ha finanziato lo studio di fattibilità e destinato 200.000 euro per l’acquisizione del bene.

    “Questo traguardo è frutto di un lavoro collettivo, fatto di competenza e determinazione – continua Nepi – Voglio ringraziare i tecnici, gli amministratori e tutti i collaboratori che hanno seguito con precisione un procedimento tanto complesso quanto importante per il futuro del nostro Comune.”

    Un nuovo centro culturale e urbano

    Con una superficie di oltre 33.000 metri quadrati, progettato nel XIX secolo dall’architetto Agostino Fantastici, il complesso comprende la villa padronale, altri edifici di pregio e il parco monumentale, arricchito da opere come la fontana di Tito Sarrocchi.

    “L’ingresso di Villa Chigi Saracini nel patrimonio pubblico rappresenta un punto di svolta per Castelnuovo Berardenga – spiega l’amministrazione comunale castelnovina – il complesso, adiacente al centro storico, sarà pienamente integrato nel tessuto urbano, diventando un nuovo polo culturale e comunitario e un motore di rigenerazione urbana”.

    Lo studio di fattibilità elaborato dal Comune prevede la realizzazione di un centro multifunzionale capace di ospitare: spazi museali e la biblioteca comunale; sale polivalenti per eventi, conferenze e attività culturali; aree dedicate alla promozione dei prodotti tipici del territorio; una struttura ricettiva e aree verdi accessibili a cittadini e visitatori.

    Il parco monumentale diventerà la principale area verde pubblica del capoluogo, restituendo alla collettività uno spazio fino ad oggi privato.

    “Ricordo le rare domeniche in cui il parco veniva aperto solo per poche ore – aggiunge Nepi – Oggi, quel luogo si apre definitivamente alla cittadinanza, conservando la sua magia ma diventando vivo, accessibile e parte integrante della nostra vita quotidiana. È un’eredità che lasciamo alle nuove generazioni”.

    Un progetto per il futuro

    Il recupero e la valorizzazione di Villa Chigi Saracini rappresentano un investimento strategico per la comunità e per l’intero territorio chiantigiano, con positive ricadute economiche e turistiche.

    Il Comune lavorerà nei prossimi mesi per costruire un piano di valorizzazione sostenibile, capace di attrarre fondi regionali, statali, europei e privati, anche attraverso strumenti di mecenatismo come l’Art Bonus, e con il coinvolgimento di istituzioni culturali come l’Università di Siena e l’Accademia Musicale Chigiana.

    “Quello di oggi non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un nuovo cammino – conclude il sindaco – Villa Chigi Saracini non è solo un luogo: è memoria, bellezza e identità. Farla rinascere significa scrivere insieme una pagina nuova, dove la cultura e la comunità tornano al centro”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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