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venerdì 31 Ottobre 2025
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    “Restituite alle loro famiglie i bambini ucraini rapiti dal regime di Putin e deportati in Russia”: presidio a Greve

    Lunedì 3 novembre alle ore 18.30 davanti al palazzo comunale in piazza Matteotti: hanno aderito già associazioni e partiti politici

    GREVE IN CHIANTI – Lunedì 3 novembre alle ore 18.30 è stato organizzato un presidio davanti al palazzo comunale di Greve in Chianti per chiedere la restituzione dei bambini ucraini rapiti dal regime di Putin e deportati in Russia.

    La manifestazione, che si svolgerà in contemporanea ad altri presidi organizzati in tutta Italia, ha lo scopo “di gettare luce sul gravissimo crimine commesso dalle autorità russe a seguito dell’invasione dell’Ucraina e troppe volte trascurato dall’informazione del nostro Paese”.

    Lo dicono partiti e associazioni che hanno aderito al presidio: Immagina Greve; Italia Viva – Greve in Chianti; Partito democratico di Greve in Chianti; +Europa Firenze; Lilea, Associazione Ucraina- Italia; Associazione Tiravento; circolo Arci casa del popolo di Greve in Chianti.

    “Dall’inizio dell’invasione infatti – viene detto – oltre 20mila bambini (ma la realtà potrebbe essere terribilmente più estesa) secondo fonti ufficiali documentate della Nazioni Unite sono stati deportati in Russia dal regime di Putin”.

    “Questi trasferimenti – si aggiunge – costituiscono una grave violazione del diritto internazionale umanitario e si prefigurano come una strategia deliberata di assimilazione culturale e cancellazione dell’identità nazionale ucraina, con gravi implicazioni ai sensi della convenzione internazionale sul genocidio: proprio per questi fatti Vladimir Putin è stato condannato dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra”.

    “Con il presidio del 3 novembre – annunciano – oltre a manifestare solidarietà al popolo ucraino per l’illegittima invasione subita, vogliamo denunciare con forza il crimine disumano commesso a danno dei bambini ucraini e chiedere la loro immediata liberazione”.

    “Invitiamo pertanto – concludono – la popolazione, le forze politiche e le associazioni ad aderire alla manifestazione e a prendere parte al presidio del 3 novembre”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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