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venerdì 12 Dicembre 2025
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    Percorso pedonale Certosa-Galluzzo-Bottai: via libera a mozione dal consiglio metropolitano

    Presentata da Francesco Casini (Territori al Centro) è stata firmata dalla consigliera delegata alla mobilità Alessandra Innocenti

    FIRENZE – Realizzare un percorso pedonale tra il borgo della Certosa, il centro del Galluzzo e l’area dei Bottai.

    “Ringrazio il consiglio della Città Metropolitana di Firenze per aver approvato la mozione che impegna Metrocittà su questo obiettivo, che ho presentato e sostenuto e che è stata cofirmata dalla consigliera con delega alla mobilità Alessandra Innocenti e dalla maggioranza”, dichiara Francesco Casini, capogruppo di Territori al Centro.

    Si tratta di un primo passo concreto “per costruire un collegamento sicuro – dice Casini – continuo e facilmente accessibile, capace di valorizzare un territorio dal grande potenziale storico, paesaggistico e turistico, migliorando allo stesso tempo la qualità urbana dei nostri quartieri”.

    La mozione impegna l’amministrazione metropolitana a intervenire e chiedere alla Regione Toscana (insieme ai Comuni di Firenze e Impruneta) a valutare e sviluppare il progetto, anche all’interno degli strumenti di pianificazione della mobilità come il Prim e il Pums.

    Promuovere la mobilità dolce significa “investire sulla sicurezza di chi si muove a piedi, sostenere le attività locali, favorire spostamenti più sostenibili e ridurre il traffico in zone delicate come la Certosa, il Galluzzo e i Bottai” sostiene Casini.

    Adesso, conclude, “serve continuare a lavorare con determinazione perché questo intervento diventi realtà. L’approvazione della mozione è un segnale forte che ci incoraggia ad andare avanti”.

    La consigliera delegata Alessandra Innocenti ha ritenuto importante “portare avanti e cofirmare l’atto per valutare con Regione Toscana la realizzazione di questo passaggio pedonale. Ricordo che la proprietà della strada è di Regione Toscana, ma la Città Metropolitana può fare da collante tra i Comuni di Firenze e Impruneta per la sua gestione”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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