SAN CASCIANO – Dopo giorni di silenzio fa sentire la sua voce la Lega provinciale, con il suo segretario Alessandro Scipioni.
E, insieme a lui, senza destare grandi sorprese (visto ormai il legame sempre più saldo con il mondo-Lega), anche il capogruppo di San Casciano Civica Luigi Venzi.
Ed entrambi difendono a spada tratta la capogruppo della Lega in consiglio comunale a San Casciano, Eleonora Leoncini, dopo l’ormai “famosa” frase sulle bare di Bergamo definite una “fake news”.
Inizia Scipioni: “Ho passato parte della mia vita in Lombardia, ho molti amici bergamaschi e sento profondamente il dolore di una tragedia che ha colpito moltissime famiglie e stravolto un’intera comunità”.
“Il Covid – riprende – mi ha portato via anche degli amici, e facendo un servizio di volontariato ho avuto modo di vedere da vicino le proporzioni di questa pandemia. In nessun modo nessuno di noi si sognerebbe mai di sminuire quello che tutti stiamo vivendo; un lunghissimo incubo dal quale sogno ogni giorno che il Paese esca al più presto”.
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“Conosco personalmente Eleonora – continua il segretario provinciale della Lega – la consigliera comunale che è al centro di questa polemica. La conosco come una mamma, come una professionista, come una donna dal forte impegno civile”.
“Lei – aggiunge Scipioni – ribadisce il più assoluto rispetto per i morti di Bergamo e per la sofferenza che ne è derivata. Il discorso era molto articolato e sicuramente avrebbe dovuto argomentare meglio il suo pensiero. Ha però chiaramente ribadito di non aver mai negato la tragedia che ha colpito Bergamo e la sua gente”.
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“Trovo invece riprovevole – accusa – l’estrapolazione dal contesto di alcune frasi che vogliono dipingere una realtà diversa da quanto realmente accaduto. Siamo davanti ad un caso di vergognoso sciacallaggio politico sui sentimenti di persone che hanno sofferto e che tutt’ora continuano a soffrire”.
“Sono il primo – conclude – a togliermi il cappello e portare rispetto alle vittime e per questo mi ripugna qualsiasi speculazione politica a riguardo”.
Gli fa eco, appunto, Luigi Venzi, “dato che ero presente all’ultimo consiglio comunale”.
“Nel suo lungo e articolato intervento – dice Venzi – la collega consigliera della Lega, non certo voleva negare le morti dovute al Coronavirus nella città di Bergamo”.
“La questione – prosegue Venzi – riguardava la pubblicazione di alcune foto e lei sicuramente poteva spiegarsi meglio”.
“Ma la sua frase – conclude – è stata decontestualizzata e usata come strumento per un attacco politico nei suoi confronti, come già altre volte è capitato nei confronti delle opposizioni”.
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