SAN CASCIANO – E’ stata la figlia Rebecca, di 10 anni, alla fine delle esequie della mamma, Elena Parri, 45 anni venuta a mancare nei giorni scorsi a causa di una malattia che non le ha dato scampo, a dare il via ai tanti palloncini azzurri.
Tenuti stretti, fino a quel momento, dai componenti del rione imprunetino delle Sante Marie, arrivati in massa per l’ultimo saluto a una di loro. E dai tanti amichetti di Rebecca.
Palloni che si son alzati in cielo con, in sottofondo, la canzone di Rino Gaetano “Ma il cielo è sempre più blu”. Una sorta di inno, di manifesto alla vita che caratterizza proprio il rione mariano.
E il cielo sulla Pieve di Santa Cecilia a Decimo, a San Casciano, in questo torrido giovedì 24 agosto, era davvero blu: come le tante rose e le magliette dei rionali.
A celebrare la funzione don Marco, vice parroco della chiesa della Propositura di San Cassiano: “Oggi siamo qui non soltanto per piangere e sentire la mancanza di una persona che ha segnato con la sua presenza, in maniera semplice, le nostre vite. Ma siamo qui per affidarla nelle mani del Signore, e per ringraziarlo che ce l’ha donata”.
Chiesa gremita di persone, alcune hanno trovato posto anche nella cappella laterale e sul piazzale antistante.
La cassa chiara di Elena coperta da tanti fiori e, sopra, due foto che la ritraevano felice e sorridente, com’è sempre stata. Anche nei momenti più duri e difficili.
Accanto a lei il labaro delle Sante Marie stretto da un fiocco, in segno di lutto. Su un lato i familiari, le maestre della scuola elementare di San Casciano con gli occhi pieni di lacrime, come del resto tanti dei presenti.
Nell’omelia don Marco ha detto, rivolgendosi proprio alla figlia, Rebecca: “La mamma era una roccia, ci si poteva fare affidamento. Oggi ci siete tutti, voi che l’avete amata, custodita e tenuta come un prezioso tesoro. In questo momento, anche se sembra che Elena ci sia stata tolta, e ne sentiamo il peso, la mancanza, il vuoto, il Signore ci dice: l’ho presa io perché possa donarvela ancora più vicino”.
“Una signora – ha raccontato – in questi giorni mi si è avvicinata dicendomi: se c’è un giardino bello, con tanti fiori, quello che puoi prendere per mettere in mostra in un vaso è sempre il fiore più bello. Si vede che Signore ha voluto fare così, ma questo non per togliercela: chi sta davanti a Dio prega ancora di più per quelle persone a cui ha voluto bene. A noi Elena lascia l’esempio di chi non si abbatte e affronta i problemi della vita”.
“A lei – ha concluso – diciamo il nostro grazie. E chiediamo di essere come una stella nel cielo; per poter, nei momenti di difficoltà, guardare a lei e seguire il suo esempio”.
Al termine sono stati alcuni membri del rione delle Sante Marie a ricordare i momenti belli passati con Elena.
La Festa dell’Uva come momento culmine di una vera comunità rionale, che diventa famiglia: “Tu sarai sempre con noi, nei nostri cuori e nel nostro amato rione. Tu sarai sempre accanto a noi alle nostre prove, alle nostre sfilate, con la tua gioia e la tua allegria”.
Don Massimilano Gori, che in questi giorni non è presente a San Casciano, ha voluto lasciare un ricordo scritto e letto da don Marco. Esprimendo vicinanza particolare a Rebecca affinché senta sempre vicina la sua mamma.
Ed è stata proprio Rebecca a uscire per ultima dalla chiesa. E, passando in mezzo alle due ali di palloncini e rose, a lasciare sulla cassa di mamma Elena un bellissimo girasole. Accanto a una rosa blu.
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