GREVE IN CHIANTI – "L'amministrazione Bencistà si avvia a chiudere il 2013 in splendida forma sfondando il muro dei 400.000 euro impegnati per spese legali. Ebbene sì… con le ultime delibere di giunta dei primi di dicembre tutti gli assessori hanno votato compatti altri 33.880 euro per la causa del Ferrone, facendo così salire le spese per questa inutile causa a 120.000 euro".
A dirlo sono i rappresentanti della lista civica con Paolo Stecchi, all'opposizione in consiglio comunale, e quelli di Api Greve in Chianti.
"Inutile – sottolineano – perché con i soldi che occorrerebbero per fare lì una Cassa di Espansione se ne potrebbero realizzare altre tre, più quella che a quest'ora sarebbe già stata realizzata dai lottizzanti a spese loro di due ettari di grandezza".
"Come mai – domandano – il sindaco e la giunta non raccontano le cose come stanno? Perché non raccontano ai cittadini che bisognerebbe portare via da quell'area 400.000 metri cubi di terra autorizzati nel 1983 dall'allora sindaco Bencistà per poter realizzare una sola Cassa di Espansione? Perché non raccontano che per portare via una tale quantità di terra (rifiuto speciale) ci vorrebbe una fila di Tir ininterrotta da Greve fino a Parma?".
"Purtroppo – rilanciano – non è finita qui perché con altre delibere di giunta hanno dato mandato ad altri avvocati per altre cause e così il conto ora si aggira ad oltre 430.000 euro di spese in legali. Quante cose si sarebbe potuto realizzare con questi soldi, quante famiglie si sarebbe potuto aiutare, quante buche per le strade si sarebbe potuto riparare, quanti tetti delle scuole dove piove si sarebbe potuto aggiustare. Ma soprattutto chi è che vuole venire ad investire in un posto dove il giorno prima ti danno e il giorno seguente te lo bloccano".
"A Greve – concludono – gli unici che non risentono della crisi sono gli avvocati che difendono il Comune… da se stesso!".
di Redazione
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