CASTELLINA IN CHIANTI – Venerdì 7 novembre, alle ore 17.30, presso la Saletta Brunelleschi in via delle Volte a Castellina in Chianti, si terrà la presentazione pubblica del progetto VivoInChianti.
Si tratta di un’iniziativa dedicata al recupero, alla tutela e alla valorizzazione delle testimonianze fotografiche e documentarie del territorio chiantigiano. Un archivio di storie, vita e memoria.
Il progetto, promosso dal Centro Commerciale Naturale di Castellina in Chianti con il prezioso contributo della Fondazione Il Cuore si Scioglie, e in collaborazione con i Comuni chiantigiani e rispettive realtà culturali locali, si propone di costruire un grande archivio digitale partecipato, accessibile a tutti, dove cittadini, studiosi e istituzioni possano contribuire alla raccolta e alla condivisione di immagini, documenti e storie legate al territorio.
Durante l’incontro interverranno Giuseppe Stiaccini, sindaco di Castellina in Chianti, Vito De Meo, responsabile e coordinatore del progetto, Annantonia Martorano, professoressa di Archivistica all’Università di Firenze e presidente del comitato scientifico, e Fabrizio Bindi, progettista informatico.
Saranno inoltre presenti rappresentanti delle amministrazioni comunali e delle associazioni culturali dei Comuni di Castellina, Radda, Gaiole, Greve in Chianti e Castelnuovo Berardenga.

Un archivio “aumentato” per un territorio vivo
Il progetto VivoInChianti nasce dall’idea di creare un Archivio Aumentato, uno spazio digitale e collaborativo in cui la memoria locale non sia solo conservata, ma anche reinterpretata e arricchita attraverso il contributo di chi vive quotidianamente il territorio.
Accanto alla funzione di tutela e conservazione, il progetto si distingue per la valenza didattica e formativa, grazie anche alle proposte educative rivolte alle scuole e ai laboratori di sensibilizzazione dedicati alle giovani generazioni.
Le parole del coordinatore, Vito De Meo
“Con VivoInChianti – dice De Meo – vogliamo trasformare la memoria del territorio in un patrimonio condiviso e vivo. Non si tratta solo di raccogliere vecchie fotografie o documenti, ma di costruire un archivio digitale partecipato, dove ogni cittadino possa contribuire a ricomporre la storia del Chianti con le proprie immagini e i propri racconti”.
“È un progetto – aggiunge – che unisce memoria e innovazione, passato e futuro, mettendo in dialogo generazioni diverse — chi custodisce i ricordi e chi porta nuove competenze digitali.
L’obiettivo è quello di dare vita a un archivio “aumentato”, aperto e accessibile, che continui a crescere e ad arricchirsi nel tempo, restituendo al Chianti la sua memoria viva e collettiva”.
Evento a ingresso libero fino a esaurimento posti.

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