GREVE IN CHIANTI – Un circolo degli iscritti al Pd molto partecipato quello andato in scena ieri, mercoledì 7 febbraio, a Greve in Chianti.
Del resto poteva essere quello decisivo per sciogliere le riserve su una possibile ri-candidatura (la terza) a sindaco di Paolo Sottani.
Poteva. Ma non lo è stato: tutto rimandato di una settimana, a mercoledì 14 febbraio.
Quando il Pd grevigiano avrà il suo… San Valentino “di fuoco”. Ri-candidatura di Sottani o primarie (alle quale il sindaco uscente non si è opposto).
Toni accesi, visto che la spaccatura nei Dem è quella che arriva dal congresso nazionale dello scorso anno.
Con il paradosso, non solo grevigiano, che la maggioranza che guida il Pd a livello nazionale (quella che ha eletto Elly Schlein come segretaria), è minoranza a livello locale.
Si è infatti votato in periodi diversi per le segreterie locali rispetto a quella nazionale, con il risultato che oggi ci sono due “fotografie” diverse. Segreterie disallineate per dirla in politichese.
E, da statuto del Pd, è l’assemblea degli eletti quella che voterà (mercoledì prossimo) per scegliere se sarà candidatura “ter” per Sottani o primarie. Assemblea eletta ben prima rispetto alle primarie che hanno visto vincere la Schlein a livello nazionale.
La serata di ieri si è aperta con una esposizione da parte del sindaco su alcuni temi: “Ho presentato linee programmatiche sui punti – dice Sottani al Gazzettino del Chianti – che possono essere più divisivi: urbanistica, ambiente, unione dei Comuni, Tpl, lavori pubblici…”.
“Per quanto mi riguarda – prosegue – ho dato la disponibilità a fare le primarie, adesso sarà l’assemblea degli iscritti che deciderà. E’ l’unico organo che può decidere”.
“Io ho chiesto questo passaggio – puntualizza Sottani – per verificare se c’è la possibilità di una candidatura condivisa: non faccio il candidato sindaco per forza, a dispetto dei santi. Se faccio il candidato sindaco lo faccio con un programma che condivido”.
Primarie che, a onor del vero, sembrano realisticamente improbabili. Più probabile, magari che una “costola” di Pd e di sinistra locale non digerisca la candidatura “ter” e rimetta in pista un suo candidato sindaco.
“Coalizione? Non se ne era mai parlato – risponde in conclusione – ieri si è parlato anche di quella. Più volte ho detto che dopo l’assemblea degli iscritti si incontreranno tutti i partiti, ma mi è stato chiesto espressamente quali alleanze ho in mente. E per me si parte da quella attuale (Pd, IV, Psi, n.d.r.): e dico no all’alleanza con il MoVimento 5 Stelle”.
Insomma, sarà una settimana caldissima a Greve in Chianti: fino a un San Valentino che si annuncia… rosso fuoco per il Partito democratico.
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