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domenica 6 Luglio 2025
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    Bullismo, Psicologi Toscana: “Vittima il 28% degli studenti. Ripartire dalla prevenzione, anche a casa”

    La presidente Gulino e i dati del monitoraggio Elisa su un campione di circa 8.700 studenti delle scuole secondarie di secondo grado della regione

    FIRENZE – “I dati del monitoraggio Elisa in Toscana e relativi al 2022-2023 su un campione di 8.719 studenti di 35 scuole secondarie di secondo grado ci dicono che il 28% dichiara di essere vittima di bullismo”.

    A dirlo è Annalaura Nocentini, professoressa associata di psicologia dello sviluppo e dell’educazione dell’Università di Firenze, commentando i dati sul bullismo del monitoraggio Elisa.

    Progetto nato dalla collaborazione con il ministero dell’Istruzione e l’Ateneo fiorentino di cui è responsabile la professoressa Ersilia Menesini.

    “di questa percentuale – prosegue Nocerntini – il 22% afferma di essere vittima in modo occasionale, il 6% in modo sistematico”.

    “Il 18% è la percentuale del cosiddetto bullismo “agito” – sottolinea – ovvero sono quei ragazzi che ci dicono di aver perpretato tali comportamenti nei confronti di altri: di questo 18%, il 15% lo ha fatto in modo occasionale, il 3% con modalità sistematiche. Sono dati che fanno riflettere”.

    “I dati sono in linea con quelli nazionali – aggiunge Nocentini – anche quelli sul cyberbullismo che rimane sostanzialmente costante dal 2020. Per il bullismo invece sono lievemente aumentati i livelli sistematici: in generale i fenomeni sono gli stessi del pre-Covid”.

    La piattaforma Elisa, spiega ancora Nocentini, “ha un duplice obiettivo: è una piattaforma e-learning per tutti i dirigenti e il personale che sono interessati a formarsi su questi temi e c’è una piattaforma di monitoraggio importante che ci permette di condurre studi periodici annuali su larga scala”.

    “Il nostro approccio – evidenzia – è quello di una prevenzione su molteplici livelli, rivolta verso tutti ma anche verso chi è più coinvolto nel fenomeno”.

    “La prevenzione è cruciale – dice la presidente dell’Ordine degli psicologi della Toscana Maria Antonietta Gulino – Dobbiamo intervenire nelle scuole, con i ragazzi e con le loro famiglie, per evitare che il fenomeno diventi ancor più dilagante”.

    “Se non si interviene in modo tempestivo – ammonisce in conclusione – i numeri potrebbero peggiorare”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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