SAN CASCIANO – Il rapporto dialettico che lega e intreccia intellettuali e potere, a varie latitudini di tempo e di spazio.
E’ il filo rosso intorno al quale ruota la quarta edizione del Festival “Machiavellerie”, in programma a San Casciano dal 6 al 9 novembre: il primo festival italiano, teso a promuovere e valorizzare il pensiero e l’opera del padre fondatore della scienza politica moderna.
“Machiavellerie” è una manifestazione organizzata e promossa dal Comune di San Casciano in Val di Pesa in collaborazione con Elastica Srl e Nous Media S.r.l |Pandora Rivista. L’iniziativa vanta il patrocinio e il contributo di Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze ed è sostenuta da Unicoop Firenze, Toscana Energia e Società Agricola Tenuta Machiavelli.
Quest’anno la rassegna è incentrata sul tema complesso e quanto mai attuale dell’arte della dissimulazione: nel XVIII capitolo del Principe Machiavelli, infatti, parlò della necessità della simulazione e della dissimulazione per i capi di governo ricorrendo, tra le altre cose, alla celebre metafora della volpe e del leone.
Per tale motivo affrontare la questione della storia della dissimulazione politica, religiosa e intellettuale dal Quattrocento in avanti, passando necessariamente per Machiavelli, il contesto in cui nacquero i suoi scritti e insieme la sua fortuna, è una delle vie obbligate per capire la nostra storia e il nostro presente.
Gli ospiti di rilievo nazionale e internazionale quindi si confronteranno nella prima settimana di novembre sul palcoscenico del Teatro comunale Niccolini, prendendo spunto dalla riflessione di Machiavelli sulla pratica della dissimulazione da lui attribuita ai capi di governo, ma intesa come una strategia necessaria per chiunque si confronti con il potere tanto che lo stesso autore la usò nei suoi scritti.
Tanti i nomi ospitati dalla manifestazione a partire dallo scrittore e giornalista Roberto Saviano, lo scrittore Paolo Nori, la giornalista Natasha Lusenti in dialogo con lo scrittore Antonio Scurati, la politologa Nadia Urbinati, il giurista Gustavo Zagrebelsky, Adriano Sofri e molti altri.
Il Festival trova casa in un luogo carico di significato e pregnanza storica, a San Casciano, terra d’amore e ripudio per l’intellettuale che nello storico borgo di Sant’Andrea in Percussina trascorse gli anni forzati dell’esilio.
È qui, nella sua villa di campagna, dalla quale scorgeva nitido lo skyline dell’agognata e odiata Firenze, che espresse il suo più acclamato genio, nutrì l’ispirazione letteraria e compose il “De Principatibus” (1513), una delle opere più celebri e tradotte al mondo.
L’evento principale è senz’altro quello che vedrà, domenica 9 novembre, la presenza al Teatro Niccolini di Roberto Saviano. Alle ore 17, il tema sarà: “Può il potere dire la verità?”
Ingresso 5 euro intero, 3 euro ridotto soci Unicoop. Biglietto acquistabile su TicketOne o al Teatro Niccolini.
Presentando il biglietto al teatro si riceve un buono dello stesso valore, spendibile negli esercizi aderenti (CCN di San Casciano).
Qui il programma completo di Machiavellerie 2025
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