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giovedì 25 Aprile 2024
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    Il sindaco uscente ancora una volta… al veleno: “E sciolga una volta per tutta il Pd del Chianti!”

    GREVE IN CHIANTI – "Fabio Incatasciato si meraviglia per il fatto che il tema dell’inceneritore sia ritenuta la questione principale dalla maggioranza dei cittadini e delle forze politiche grevigiane; questione riproposta fra l’altro dalla cosiddetta  “zona Chianti” del Pd, ovvero dalla unanimità del gruppo dirigente del Pd locale (Impruneta, Bagno a Ripoli, San Casciano, Tavarnelle e Barberino) sostenuto da tutti i sindaci e dai consiglieri provinciali del Pd: la “zona Chianti” insomma ha assunto il ruolo di alfiere del Piano Provinciale in generale e dell’impianto di Testi in particolare e come l’ultimo giapponese ancora non si sono arresi".

     

    A poche ore dalla fine del suo mandato quinquennale da sindaco di Greve in Chianti, Alberto Bencistà torna a parlare di uno dei temi caldi della campagna elettorale grevigiana, ovvero l'inceneritore di Testi.

     

    Lo fa commentando le dichiarazioni del segretario metropolitano del Pd, Fabio Incatasciato (clicca qui per leggere l'articolo). Un Pd, peraltro, dal quale Bencistà si è definitivamente allontanato, dichiarando pubblicamente che voterà per Centrosinistra per Greve o MoVimento 5 Stelle.

     

    "Per questi motivi – dice il sindaco – a Greve in Chianti la diffidenza nei confronti del Pd è tanto cresciuta e se Fabio vuole essere credibile nelle sue affermazioni, sciolga la cosiddetta “zona Chianti”, organismo inutile, dannoso e anche illegittimo in quanto non previsto dalla Statuto del Pd".

     

    "Fabio – entra nel merito – rassicura tutti dicendo che l’inceneritore di Testi non si realizzerà più perché il contesto è cambiato radicalmente rispetto agli anni passati : bene! Ma faccia un pensierino su quanta fatica ed impegno mi sono costati tentare di far capire al Pd regionale, provinciale e zonale che il Piano era superato e sbagliato; in quale clima di diffidenza e di ostilità sono stato costretto a lavorare in questi anni già così difficili per un sindaco. Dal  no all’inceneritore nasce la difficoltà di rapporti con gli altri comuni, il cosiddetto “isolamento” che ora, forse, potrà essere superato perché abbiamo vinto la battaglia".

     

    "Se il Pd fosse un organismo vitale ed in sintonia con la parte più avanzata della società – rilancia – avrebbe dovuto riconoscere il mio ruolo ed il mio impegno ed invece, caro Fabio, hai avallato gli “spiriti animali” del gruppo dirigente grevigiano che ha impostato una campagna elettorale fondata sullo slogan della  “discontinuità” senza mai spiegare rispetto a cosa: l’inceneritore, il biodistretto, le iniziative contro il consumo di suolo tanto per fare qualche esempio".

     

    "Per questi motivi – conclude – a Greve in Chianti è nata una forte opposizione di sinistra, ambientalista, progressista rispetto alla lista Carrai-Saturnini-Sottani ovvero la vecchia politica che avanza, con gli stessi uomini, gli stessi metodi, gli stessi obiettivi, una opposizione che  merita di essere premiata e votata".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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