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martedì 7 Ottobre 2025
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    Quattro domande a… Francesco Casini: “Casa Riformista nata per portare nel centrosinistra una voce chiara, pragmatica”

    L'ex sindaco di Bagno a Ripoli, candidato al consiglio regionale nei collegi Firenze 1 e 2: "Vogliamo dare stabilità e spinta alla coalizione, e portare in consiglio regionale la nostra cultura del fare"

    CHIANTI FIORENTINO – Ieri, lunedì 6 ottobre, ha partecipato a un incontro alla casa del popolo di San Casciano, insieme alle colleghe candidate nella sua lista (Casa Riformista) Corinna Verniani e Francesca Buccioni.

    Francesco Casini, ex sindaco di Bagno a Ripoli, attuale consigliere comunale a Firenze (nei banchi dell’opposizione) e in Città Metropolitana, è uno dei punti di riferimento della lista Casa Riformista, a sostegno della candidatura di Eugenio Giani a presidente della Regione Toscana alle elezioni di domenica 12 e lunedì 13 ottobre.

    Con Il Gazzettino del Chianti fa una riflessione a pochi giorni dalle urne.

    Casini, capolista nel collegio Firenze 2 per la lista Casa Riformista: valutazioni ora che siamo quasi al gong finale di questa campagna elettorale?

    “È stata una campagna elettorale intensa, ma anche entusiasmante. In poche settimane abbiamo attraversato un territorio vastissimo, incontrando tantissime persone, amministratori, imprese, associazioni e cittadini. Quello che mi ha colpito di più è la voglia di confronto e la fiducia che tanti ci hanno trasmesso. Ho cercato di portare un messaggio chiaro: la politica deve tornare ad essere vicina alle comunità, deve ascoltare, capire e risolvere i problemi. È quello che ho fatto in dieci anni da sindaco e che voglio continuare a fare in Regione. C’è grande entusiasmo intorno al progetto di Casa Riformista – Giani Presidente, una lista che parla alla Toscana del fare, alla Toscana concreta e responsabile. Credo che i cittadini abbiano apprezzato la nostra serietà e la nostra capacità di proporre una visione di futuro che non si limiti agli slogan, ma che costruisca soluzioni”.

    La vostra lista come si è posta politicamente nell’ambito della coalizione che sostiene la candidatura di Eugenio Giani, e quali i suoi obiettivi?

    “Casa Riformista è nata per portare dentro la coalizione di centrosinistra una voce chiara, pragmatica e riformista. Siamo convintamente parte della squadra di Eugenio Giani, che rappresenta la scelta migliore per la Toscana, ma vogliamo contribuire a dare ancora più forza e concretezza all’azione di governo regionale. Siamo una lista civica e politica al tempo stesso, che si rivolge a chi crede in una Toscana moderna, dinamica, aperta all’innovazione, capace di unire sviluppo economico, sostenibilità e qualità della vita. Eugenio Giani vincerà e noi rappresentiamo la scelta più affidabile per il futuro della Toscana. Il nostro obiettivo è duplice: da una parte dare stabilità e spinta alla coalizione, dall’altra portare in consiglio regionale quella cultura del fare che viene dalle esperienze amministrative sui territori. In questo senso, la nostra è una lista che nasce dal basso, da sindaci, consiglieri e amministratori che conoscono i problemi reali e vogliono risolverli”.

    Venendo al nostro territorio più nello specifico, quali i temi più “caldi” che ha trattato in campagna elettorale e che, nel caso fosse eletto, porterebbe in consiglio regionale?

    “I temi centrali sono stati sanità, infrastrutture, trasporti, sicurezza e sociale. Sul piano sanitario, dobbiamo continuare a rafforzare gli ospedali territoriali – penso al Serristori, al Santa Maria Annunziata, ma anche alle nuove Case della Comunità – per garantire una sanità di prossimità e servizi realmente accessibili. Lavorare con i medici di base. Sul fronte delle infrastrutture e della mobilità, il Chianti e l’area sud di Firenze aspettano da troppo tempo opere cruciali: la Variante alla Chiantigiana sta per essere terminata nel suo primo lotto, ma adesso occorre far entrare nel vivo i lavori del secondo. Priorità va data anche all’Autopalio, che sebbene non di competenza regionale, bensì di Anas, ha bisogno di una “spinta” politica forte affinché i restringimenti costanti siano finalmente superati. Sono opere che cambiano la vita quotidiana dei cittadini e che possono rilanciare la competitività di tutto il territorio. C’è poi la sfida dei trasporti pubblici: l’arrivo della tramvia a Bagno a Ripoli ridisegnerà completamente il trasporto pubblico del Chianti e noi dobbiamo fare in modo che tutti i comuni siano meglio collegati con la città. Vogliamo sostenere la Città Metropolitana e il sindaco e consigliere delegato Baroncelli per rilanciare il BRT Bus Rapid Transit, progetto che ho contribuito ad elaborare durante la mia esperienza di consigliere metropolitano e che per me rappresenta un’occasione di mobilità in più per il Chianti, per l’asse San Casciano – Barberino Tavarnelle ma anche verso Greve e per dare più servizio di trasporto anche all’ospedale di Ponte a Niccheri. Se sarò eletto vorrei lavorare infine per realizzare un abbonamento scontato per il TPL sulla scia dell’Unico metropolitano. Si può fare sostenendo comuni e metrocittà. Infine, la sicurezza, che non è solo ordine pubblico ma anche presidio sociale: spazi vissuti, rigenerazione urbana, illuminazione, attività per i giovani. Dove c’è vita, c’è sicurezza.
    E naturalmente, grande attenzione al sociale: alle politiche per la disabilità, per la terza età e per il sostegno alle famiglie, che devono tornare centrali nell’agenda regionale”.

    Lei è candidato anche nel collegio Firenze 1, oltre a essere consigliere comunale a Firenze da un anno e consigliere metropolitano da sei. Ci dice come vede Firenze oggi e come vede il suo rapporto con l’area metropolitana che la circonda, parlando di criticità e potenzialità?

    “Firenze è una città straordinaria, ma complessa. È il cuore di un’area metropolitana che ogni giorno accoglie quasi un milione di persone tra residenti, studenti, pendolari e turisti. Le sue sfide non si fermano ai confini comunali: la mobilità, la sicurezza, la casa, il turismo sostenibile, la gestione dei flussi, sono temi che devono essere affrontati con una visione metropolitana, non solo cittadina. Il rapporto tra Firenze e i comuni che la circondano – dal Chianti al Valdarno, fino al Mugello – è fondamentale. Sono territori diversi ma complementari, che insieme possono crescere se collegati meglio, se messi in rete. Dobbiamo rafforzare il trasporto pubblico metropolitano, integrare tramvia, ferrovia e mobilità sostenibile, ma anche sostenere politiche condivise su casa, ambiente, servizi sociali e sanità. L’ampliamento dell’aeroporto di Peretola dovrà essere una priorità per lo sviluppo del territorio. Oggi vedo Firenze come una città con enormi potenzialità, ma che ha bisogno di più connessioni e più equilibrio. E credo che la Regione possa avere un ruolo determinante nel favorire questa sinergia ad accendere la “miccia” delle opportunità”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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