FIRENZE – Si dirĂ che da oggi, con la crisi-Covid che devasta il tessuto turistico, ricettivo e ristorativo, a Firenze, in Toscana e in tutto il Paese, pensare al 2026 è come pensare a Marte.
In realtà è proprio l’opposto. C’è da lavorare, nonostante il momento, per pianificare quello che verrĂ . E non farsi sfuggire le occasioni.
Firenze si aggiudica il Congresso internazionale di psicologia ICAP 2026. La destinazione ha convinto il board dell’International Association of Applied Psychology che porterà in città il Congresso internazionale della Psicologia Applicata, in programma nel 2026.
Un evento ambito e atteso dai professionisti di tutto il mondo con oltre 4mila partecipanti tra accademici, operatori e studenti. Secondo le stime del Firenze Convention Bureau, partner ufficiale del Comune di Firenze per la promozione della destinazione come sede di congressi, l’indotto attivato nei 4 giorni dell’evento sarĂ di circa 5 milioni di euro. Â
L’evento, in programma nell’estate 2026, si svolgerà nei padiglioni e nei locali della Fortezza da Basso.
Inizia così a delinearsi la programmazione a medio-lungo termine degli eventi per la destinazione Firenze che offre anche un primo e chiaro segnale di ripartenza.Â
La scelta vincente di Firenze e del suo quartiere fieristico-congressuale da parte del Board dello IAAP (International Association of Applied Psychology) è il risultato di un approfondito lavoro di preparazione e proposta di candidatura da parte di una partnership italiana capitanata, per la parte scientifica, dal professor Edoardo Lozza dell’UniversitĂ Cattolica di Milano, dal professor Giuseppe Scaratti dell’UniversitĂ di Bergamo e dalla professoressa Annamaria Di Fabio dell’UniversitĂ di Firenze e, per la parte gestionale-organizzativa, dalla divisione congressi di Rossoevolution srl, una delle piĂą grandi aziende italiana del settore, che ha garantito il successo dell’operazione.Â
La sinergia fra gli atenei delle tre città – Milano, Bergamo e Firenze – non è casuale ma, come si legge nelle motivazioni della decisione presa, vuole unire le due principali cittĂ lombarde che sono state epicentro dei primi focolai della pandemia con Firenze, culla del Rinascimento, assunta a paradigma della rinascita.  Â
“Un risultato importante per la ripartenza del congressuale post Covid a Firenze – ha detto l’assessore al turismo del Comune di Firenze, Cecilia Del Re – dopo lo stop imposto al settore e le difficoltĂ vissute da tantissime imprese. Un evento che porterĂ in cittĂ 4mila partecipanti e un indotto da 5 milioni di euro ridando slancio a un settore fondamentale per combattere il turismo mordi e fuggi, grazie a una maggiore permanenza media, capacitĂ di spesa e attenzione alla nostra città ”.
“In questi mesi di lockdown il lavoro non si è mai fermato – commenta Federico Barraco, presidente di Firenze Convention Bureau che ha fornito supporto alla candidatura – Abbiamo analizzato e predisposto una strategia coordinata in sinergia con agenzie, operatori e istituzioni per rendere la destinazione sempre piĂą appetibile e adatta ad ospitare eventi di interesse mondiale, con un indotto sempre piĂą alto della media: si stima infatti che ogni congressista spenda circa 600 euro al giorno per i servizi sul territorio. Il convegno è un primo grande risultato che ci dĂ un segnale di ottimismo e soprattutto ci offre un’opportunitĂ da sfruttare per la ripartenza. Ringraziamo Rossoevolution per il suo lavoro e per aver portato avanti la candidatura con successo”.
“L’aggiudicazione del Congresso internazionale ICAP 2026 rappresenta uno straordinario segnale di ripartenza che ci permette di guardare con maggior fiducia ed ottimismo al futuro del nostro mercato – dichiara Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera – In questi lunghi mesi siamo rimasti saldamente a fianco dei nostri clienti, abbiamo investito nelle nostre strutture e rafforzato i rapporti con tutti gli operatori coinvolti in cittĂ . Ancora una volta è stato premiato il lavoro di squadra”.
“La collaborazione con il Firenze Convention Bureau, che intendiamo rafforzare ulteriormente – conclude Becattini – ha reso possibile questo importante risultato per la cittĂ , riconfermando il ruolo di Firenze Fiera quale driver strategico per l’economia di Firenze e del territorio”. Â
@RIPRODUZIONE RISERVATA