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giovedì 25 Aprile 2024
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    Pareggio tra i calcianti di Greve in Chianti e Cintoia. Palla contesa per rievocare i Bardi

    Calcio storico nell'ambito del viaggio culturale attraverso i luoghi, i monumenti, l'arte e la musica legati alla Casata

    GREVE IN CHIANTI – Si è con conclusa con un pareggio la prima partita di palla contesa, che ha coinvolto in una sfida storica all'ultima caccia, i gruppi di calcianti di Cintoia e Greve in occasione della seconda giornata di festeggiamenti dedicata alla Casata Bardi e al valore storico-culturale che sul territorio grevigiano si celebra da alcuni anni.

     

    Le formazioni, contraddistinte dai colori blu per Greve e rosso per Cintoia, si sono affrontate domenica 9 ottobre al campo sportivo di Greve in Chianti (con precedente sfilata in piazza Matteotti) e hanno totalizzato 6 cacce e mezzo l’una.

    Greve in Chianti fa parte della rete dei comuni bardiani che comprende altre sette amministrazioni comunali dell'area fiorentina e pratese e ha recuperato un'antica tradizione fiorentina che per la prima volta si è svolta nel campo sportivo del capoluogo.

     

    L'iniziativa, curata dall'assessore alla cultura Lorenzo Lotti, è stata preceduta dalla scenografica sfilata del corteo che ha percorso le vie centrali, da via Roma a piazza Matteotti.

     

    “Il nostro lavoro di ricerca e approfondimento storico sulla famiglia e sulle testimonianze culturali – ha detto l’assessore –  legate al patrimonio dei Bardi con convegni, pubblicazioni ed eventi culturali di spessore, ha proposto un’iniziativa che ha destato attenzione da parte di numerosi cittadini e visitatori, riscuotendo grande successo sia in piazza sia sul campo da gioco”.

    Un patrimonio di grande valore che il Comune di Greve continua a promuovere nell’ambito della rete dei Comuni Bardiani che mette insieme i comuni di Firenze, San Casciano, Barberino di Mugello, Fiesole, Montespertoli, Bagno a Ripoli, Vernio, e punta a riscoprire e proporre come un viaggio inedito attraverso i luoghi, i monumenti, l’arte e la musica legati alla Casata Bardi.

     

    I Bardi si intendevano di matrimoni "utili" a rafforzare la posizione politica ed economica della casata e nutrivano una fine sensibilità per l’arte e il linguaggio della musica.

     

    Erano arguti banchieri e mercanti fiorentini, con una strategia familiare tesa all’imparentamento con le maggiori famiglie che si alternarono in Toscana tra il tredicesimo e il sedicesimo secolo.

     

    Simone dei Bardi, detto "Mone" sposa Beatrice Portinari, la donna che ispirò il sommo poeta per la sua Divina Comedia, e qualche secolo più avanti la Contessina de' Bardi di Vernio, divenne moglie di Cosimo de' Medici e nonna di Lorenzo il Magnifico.

     

    Ma i Bardi, oltre all’amore per l’altare coltivavano una profonda passione per la musica. Erano melomani incondizionati tanto da rendersi promotori della nascita del recitar cantando.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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