GREVE IN CHIANTI – “Il testo della mozione che abbiamo convintamente respinto conferma la nostra impressione, già ribadita in consiglio comunale, che il gruppo della Lega (partito a cui sono iscritti i due consiglieri) sia molto più interessato a cavalcare e soffiare sulla paura dei cittadini piuttosto che lavorare su soluzioni concrete ad un tema molto serio, quello della sicurezza, che appartiene a tutti e non alla destra”.
A dirlo è Niccolò Masiero, a nome della maggioranza nel consiglio comunale grevigiano, della quale è capogruppo.
“Il documento infatti – spiega – richiede cose irrealizzabili soltanto per incassare un voto contrario e sbandierarlo sui media, un atteggiamento assolutamente subdolo e irresponsabile utile solo alla loro campagna elettorale permanente con tanto di gazebo e magliette”.
“Nel merito della mozione – riprende – citando alcune richieste del testo, cogliamo l’occasione di ricordare: che per “rafforzare la presenza e i controlli delle forze dell’ordine” non dovrebbero chiedere a noi o a qualsiasi Comune, ma alla Prefettura, a cui fanno riferimento secondo la Legge 121/1981. La Prefettura, detta anche “Ufficio Territoriale del Governo” è alle strette dipendenze del Ministero dell’Interno, dunque al massimo dovrebbero richiederle al loro ministro Piantedosi“.
“Per “Estendere e potenziare la rete di videosorveglianza” – aggiunge – abbiamo un piano di 15 telecamere finanziato ormai da più di un anno che aspetta soltanto l’approvazione dal ministero dell’interno, che ancora latita dal fornirci una risposta; che il tavolo richiesto con la Prefettura esiste già per legge, si chiama Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che è presieduto dal Prefetto e si riunirà soltanto l’11 dicembre nonostante sia ormai molte settimane che venga richiesto dall’amministrazione”.
“Ribadiamo che stiamo lavorando seriamente sul tema con tutti gli attori in gioco – tiene a specificare Masiero a nome di tutta la maggioranza – ricordando però che con le sole nostre forze non è semplicemente possibile per nessun Comune come il nostro. Che la destra lo voglia o meno, in questo paese fortunatamente il sindaco non è uno sceriffo”.
“Proprio per questo – conclude – ha convocato l’assemblea dell’1 dicembre scorso, con i rappresentanti del territorio dell’Arma dei carabinieri, per discutere coi cittadini dei problemi del territorio e riferirle con forza al prossimo Comitato per la Sicurezza, ovvero nella sede opportuna”.
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