POGGIO ALLA CROCE (GREVE IN CHIANTI) – Un panorama mozzafiato sul “tetto del Chianti”, l’abbraccio avvolgente delle colline chiantigiane, la gioia e la vitalità dei piccoli e delle piccole, a caccia di esperienze e cammini di autonomia nel cuore dell’estate.
Sulle “alture” di Poggio alla Croce, ricoperte di boschi, filari di vigneti e ulivi, la magnificenza e il respiro della natura hanno fatto da teatro al viaggio ricco di emozioni, stimoli e nuove esplorazioni condiviso da una quindicina di bambini e bambine iscritte al centro estivo, il primo per la frazione, sostenuto dal Comune, per iniziativa dell’assessora alle frazioni Monica Toniazzi, e organizzato in forma sperimentale dall’associazione il Mulino di Botti.
L’attività ludica ed educativa, curata da un gruppo di educatrici e insegnanti, allestita per due settimane negli spazi concessi dalla parrocchia della frazione, ha proposto un programma variegato e di qualità che ha permesso ai partecipanti di sperimentarsi e cimentarsi in un ampio ventaglio di opportunità e occasioni di crescita, socializzazione, momenti ricreativi, individuali e collettivi, alternati ai lavori di gruppo.
Il filo rosso è stato il contatto con la natura e l’ambiente circostante, scandito da giochi e forme di intrattenimento divertenti ed educative legate alla realizzazione di erbari, teatrini e acchiappasogni artigianali.
Nel villaggio fantastico e fiabesco degli gnomi e degli indiani, ricreato ed evocato negli spazi esterni ed interni del locale adiacente alla parrocchia, il centro estivo in collina, ad alta quota, ha preso forma nella frazione più distante a Poggio alla Croce, al confine tra Greve e Figline Incisa.
Soddisfatti i genitori ed entusiasti i più piccoli per la qualità del centro estivo e l’opportunità offerta alle famiglie.
“Attivare un centro estivo – dichiara l’assessora alle frazioni Monica Toniazzi – nella frazione è un piccolo passo per prendersi cura di un luogo, ravvivare socialità e vivibilità mettendo al centro le persone, i bambini, le famiglie, e la qualità della vita nei nostri luoghi. Con questo progetto abbiamo creato uno spazio educativo e di comunità dove i bambini giocano e imparano insieme e i genitori possono contare su un supporto concreto”.
“Mia figlia ha apprezzato tutto – dice una mamma – le passeggiate mattutine, il momento del pranzo, la narrazione di storie, racconti e novelle che hanno stimolato fantasia e capacità di immaginazione, i giochi e i lavori di gruppo magistralmente realizzati dal team delle insegnanti”.
“Anche mio figlio, pur trovandosi in un gruppo misto di varia età – aggiunge Roberto, un babbo – ha saputo amalgamarsi e ha partecipato con entusiasmo a tutte le attività proposte”.
“Non possiamo che rivolgere un plauso all’amministrazione comunale – conclude – per averci ascoltato e realizzato un servizio estremamente importante che supporta la gestione familiare durante l’interruzione dell’attività didattica, consono alle esigenze della nostra comunità e della frazione. Ci auguriamo che il prossimo anno l’esperienza possa ripetersi e magari per un periodo più lungo”.
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