Fare sistema per attrarre investimenti e promuovere la qualità territoriale: è nato il Distretto Rurale del Chianti, nell’area corrispondente alla zona di produzione del Chianti Classico.
I Comuni coinvolti nell’accordo, Barberino Val d’Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Greve in Chianti, Radda in Chianti, Tavarnelle, San Casciano (come ampiamente previsto Gaiole si è chiamato fuori), assieme al Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Olio Dop Chianti Classico e la Fondazione per la tutela del Territorio del Chianti Classico.
Obiettivo comune: favorire l’integrazione economica e sociale, culturale e turistica, nel rispetto della conservazione e riproduzione degli equilibri naturali e arrivare a una programmazione condivisa degli interventi.
Il Distretto Rurale del Chianti si pone dunque come referente del territorio, punto di riferimento per le politiche di sviluppo, in grado di intercettare risorse, sia interne che esterne.
La governance sarà ripartita tra due organi, secondo quanto stabilito dalla legge regionale: l’Assemblea di Distretto (a partecipazione aperta) e l’Associazione di Distretto.
Il primo atto di questi due soggetti sarà quello di elaborare un progetto economico-territoriale che guardi ai prossimi cinque anni, con una particolare attenzione ai temi di natura ambientale, urbanistica e paesaggistica.
Compito degli aderenti al Distretto Rurale del Chianti sarà il monitoraggio del piano e la valutazione dei risultati conseguiti.
A partire da un primo ambizioso obiettivo: riuscire a stipulare il primo Contratto di Distretto, in grado di convogliare sul territorio molteplici opportunità e investimenti significativi.
“Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto – afferma Sergio Zingarelli, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico – Per la prima volta sul nostro territorio si attiva un’interazione tra soggetti pubblici e privati che costituirà il volano per attrarre investimenti e promuovere la qualità del nostro territorio. Obiettivo comune dei partecipanti al Distretto è favorire l’integrazione economica e sociale, culturale e turistica, nel rispetto della conservazione degli equilibri naturali e arrivare a una programmazione condivisa degli interventi.”
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IL CHIANTI CLASSICO
Quando si apre una bottiglia di Chianti Classico ci si immerge in una storia che parte da lontano. Nei 70.000 ettari del territorio di produzione del Gallo Nero, uno dei luoghi più affascinanti al mondo. Firenze e Siena delimitano il territorio di produzione.
Otto comuni: Castellina, Gaiole, Greve e Radda in Chianti per intero e, in parte, quelli di Barberino Tavarnelle, Castelnuovo B.ga, Poggibonsi, San Casciano.
Un terroir unico per la produzione di vino e olio di qualità; centinaia di etichette garantite dalla DOCG: è vero Chianti Classico solo se sulla fascetta presente sul collo di ogni bottiglia si trova lo storico marchio del Gallo Nero.
Il Consorzio Vino Chianti Classico conta, ad oggi, oltre 600 produttori associati. In questo spazio racconteremo presente e futuro del vino e dell’olio in questo territorio; storie, strategie, rapporto con il mondo. Info: www.chianticlassico.com.