GREVE IN CHIANTI – Neanche il maltempo e la pioggia, caduta il giovedì e la domenica, hanno… annacquato il vino del Gallo Nero, nella quattro giorni (diventata poi te, quasi… due) di massima vetrina nel suo territorio di produzione.
Con una vocazione sempre più internazionale, una formula di successo che trae forza dalla stretta collaborazione tra istituzioni e attività produttive e dal contatto diretto tra produttori e consumatori, il pubblico dell’Expo Chianti Classico totalizza numeri importanti anche per questo 2024.
In poco più di due giorni infatti, la cinquantaduesima edizione della manifestazione, l’unica che mette in piazza, nel cuore di Greve in Chianti, i produttori di tutti i comuni del Chianti Classico di area fiorentina e senese, ha richiamato più di 10mila visitatori, italiani e stranieri, provenienti da vari paesi europei, Stati Uniti e Australia.
“Un dato sorprendente – dice il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani – considerato il fatto che, a causa del maltempo e dell’allerta meteo, abbiamo dovuto ridurre considerevolmente la programmazione degli eventi e la durata della kermesse, che normalmente tiene aperti gli stands e allestisce un carnet di eventi che dura quattro giorni”.
“Siamo felicissimi dell’esito positivo – rilancia – segno del gradimento sempre più esteso sia in Italia che all’estero che appassionati ed esperti confermano prenotando la loro partecipazione all’evento addirittura l’anno prima”.
Nel bilancio dell’iniziativa la giornata che ha registrato il dato di affluenza maggiore è stata quella del sabato con oltre 5mila visitatori.
“Anche le sei degustazioni di vino Chianti Classico e olio Dop Chianti Classico – specifica il primo cittadino – hanno fatto il pienone, alzando il livello di partecipazione a 250 persone in due giorni. I momenti di assaggio sono stati guidati da alcuni esperti, tra i quali Roberto Rappuoli, Valentino Tesi e Leonardo Romanelli“.
Un’edizione da ricordare anche per gli anniversari storici celebrati, come la stessa rassegna racconta e narra da oltre mezzo secolo.
L’amministrazione comunale ha celebrato insieme al Consorzio Vino Chianti Classico, realtà partner con la quale collabora per realizzare l’Expo, il secolo di vita e i significativi obiettivi e traguardi che ha realizzato negli anni.
L’intento di tutelare e valorizzare la denominazione del Chianti Classico è stato centrato con un percorso coerente e attento alla qualità ambientale del territorio e alla difesa delle sue produzioni.
“500 soci all’attivo, una superficie vitata di circa 7mila ettari, 37 milioni di bottiglie vendute in 160 paesi diversi del mondo sono alcuni dei punti fermi di questo percorso coeso, fatto di unità, che attesta il lavoro longevo svolto dal Consorzio e dai suoi 17 presidenti che si sono susseguiti dal 1924, il primo e l’ultimo dei quali grevigiani”.
E’ quanto ha tenuto a dire il presidente Giovanni Manetti durante la consegna del riconoscimento di “Cittadino emerito” che il Comune ha attribuito al Consorzio Vino Chianti Classico.
Tradizione e innovazione è il must che l’Expo Chianti Classico, intento a promuovere e raccontare l’autenticità dell’identità del Chianti Classico, ha espresso anche quest’anno ricordando un altro anniversario plurisecolare: i 500 anni dalla scoperta di Giovanni da Verrazzano che fu il primo esploratore a toccare i lidi della baia dove fu fondata New York.
Nel corso della manifestazione, infatti, il sindaco Paolo Sottani e l’assessore al Turismo Giulio Saturnini hanno consegnato il riconoscimento di cittadino emerito anche a Luigi Cappellini, presidente della Fondazione Giovanni da Verrazzano.
Altri cittadini emeriti, premiati nel corso dell’Expo, sono stati i conti Niccolò e Sebastiano Capponi, in rappresentanza della famiglia, ed Ambrogio Folonari.
In piazza hanno fatto degustare le loro eccellenze 64 espositori, presenti in piazza con i loro stand, e si sono potute apprezzare anche le 80 etichette del padiglione collettivo per un totale di circa 150 diversi vini da assaporare nella culla del Chianti Classico.
“Con uno sguardo sempre attento alla nostra storia e facendo tesoro dell’esperienza passata – precisa l’assessore al turismo Giulio Saturnini – continueremo ad investire nel futuro, salvaguardare e gestire la sostenibilità del territorio in modo da affiancare e accompagnare il ruolo dei viticoltori del Chianti Classico come ambasciatori della cultura del vino italiano, di un simbolo che si coltiva nella tutela del suolo e nella qualità delle sue produzioni”.
Un ringraziamento particolare per il lavoro di coordinamento e organizzazione è rivolto, da parte dell’amministrazione comunale, ad Alessandra Molletti dell’ufficio comunale promozione turistica del territorio, e di tutti i ragazzi e le ragazze dello staff Expo.
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