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lunedì 3 Novembre 2025
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    Impruneta Rip@rti e Impruneta Futura: “Bocciate due mozioni della consigliera Merenda, ecco i motivi”

    "Contributo ai costi del Tpl a prescindere dall'Isee e pannolini gratis nei nidi comunali: ecco perché abbiamo votato contro"

    IMPRUNETA – Nell’ultimo consiglio comunale sono state bocciate due mozioni presentate dalla consigliera Sabrina Merenda del gruppo misto. Ecco le motivazioni”.

    Inizia così la riflessione di Impruneta Rip@rti e Impruneta Futura, che nel consiglio comunale imprunetino sostengono la giunta guidata dal sindaco Riccardo Lazzerini, sulle motivazioni per le quali hanno detto no alle proposte della consigliera di opposizione su sostegno per il costo del Tpl e pannolini gratuiti nei nidi comunali.

    “L’amministrazione comunale – viene spiegato – già a partire dalla giunta Lazzerini, ha introdotto il contributo per il trasporto pubblico, che copre l’80% del costo dell’abbonamento per i cittadini residenti con Isee fino a 36.000 euro, uno stanziamento complessivo di 20.000 euro, più che raddoppiato rispetto agli 8.000 euro del 2024”.

    “Questa misura concreta – riprendono – raggiunge la gran parte delle famiglie, garantendo equità e accesso ai mezzi pubblici anche per gli studenti, senza creare disparità tra le frazioni del territorio comunale”.

    “In questo contesto – spiegano – abbiamo respinto la mozione della consigliera Sabrina Merenda, che chiedeva la copertura totale del trasporto pubblico per tutti gli studenti, indipendentemente dall’Isee. Pur apprezzando l’intento, riteniamo che la proposta fosse irrealizzabile nei fatti: un’idea suggestiva ma priva di reale sostenibilità economica. La misura approvata dall’amministrazione, invece, offre sostegno concreto e immediato a chi ne ha più bisogno, garantendo un diritto allo studio davvero equo”.

    “L’amministrazione ha inoltre introdotto la misura “Nidi Gratis” – puntualizzano – finanziata dal Programma regionale FSE+ (Fondo Sociale Europeo plus) 2021-2027 di Regione Toscana che si pone l’obiettivo di sostenere ed ampliare l’accoglienza dei bambini e delle bambine nei servizi educativi per la prima infanzia, favorendo la conciliazione tra vita familiare e lavoro e promuovendo l’inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro dei genitori, in particolare delle madri”.

    “Analogamente – dicono ancora – abbiamo respinto la mozione sulla gratuità dei pannolini per i nidi comunali, ritenendo che una misura così complessa debba essere introdotta dagli enti competenti – Governo o Regione – e non possa essere decisa unilateralmente a livello comunale”.

    “E poi, diciamolo chiaramente – argomentano – se l’obiettivo, come riportato nella mozione, è davvero quello dell’ “equità educativa”, allora la strada non è quella di offrire benefici solo a chi frequenta il nido comunale. L’equità si costruisce con aiuti sociali per tutte le famiglie in difficoltà, non per alcune. Che equità sarebbe?”.

    “E questo – va ricordato – il settore sociale del Comune lo sta già facendo – concludono Impruneta Rip@rti e Impruneta Futura – prendendo in carico i nuclei familiari che si trovano in condizioni di disagio economico”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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