Gentile redazione,
scrivo per raccontare un episodio che definire tragicomico è riduttivo. Una piccola storia di ordinaria follia toscana che lascia un retrogusto più amaro di una pizza dimenticata.
Qualche giorno fa mi trovavo a San Donato in Poggio. Dopo una visita a un’azienda agricola della zona, mi fermo al tendone per mangiare una pizza. Una sosta semplice, di quelle che profumano di estate e tranquillità.
A un certo punto mi scrive mio figlio: “Porti una pizza anche a me?”.
E cosa faccio io, madre affettuosa ma anche con un certo senso dell’umorismo? Gli mando la foto di una mezza pizza abbandonata per terra, trovata poco prima lungo la strada, scrivendo: “Ti porto questa!”.
Sì, proprio quella: buttata per terra, mezza secca, probabilmente lasciata da qualcuno di passaggio.
E qui scatta il momento “brava cittadina”: raccolgo il cartone (tanto ormai non la mangiava più nessuno, se non i cinghiali), lo infilo in un sacchetto insieme a due bottigliette, tolgo la parte sporca e decido di smaltirlo correttamente.
Peccato che, non avendo la chiavetta per aprire il cassonetto chiuso, lo appoggio ordinatamente accanto, in attesa di poterlo conferire nel modo giusto.
Risultato? Verbale. Multa. Come se avessi gettato un frigorifero nel bosco.
Multa presa nel comune di Castellina in località Sicelle.
Ora, lo dico con cognizione di causa: ho lavorato 38 anni nell’ufficio legale di Alia Servizi Ambientali, so benissimo come funziona la raccolta, la normativa, il rispetto per l’ambiente.
Ma se arriviamo a sanzionare chi raccoglie l’immondizia altrui, stiamo premiando i furbi e punendo i volenterosi.
E allora mi domando: come fanno i turisti, i pellegrini, i ciclisti, i passanti, che non hanno la chiavetta magica? Se trovano un rifiuto per terra, meglio lasciarlo lì?
Prevenzione e controllo sono importanti, sì. Ma devono andare di pari passo con il buon senso e, magari, anche con un minimo di servizio pubblico accessibile.
Io intanto aspetto la prossima multa: magari per aver dato da bere a una pianta senza autorizzazione.
Con un sorriso.
Lucia
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