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giovedì 25 Aprile 2024
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    “Vertine in ricordo del 17 luglio 1944: a 78 anni da quella mattina infausta”

    "I tedeschi, con un fitto bombardamento, macinarono la parte superiore del paese, tutto intorno alla chiesa. Quando l'Ucraina eravamo noi..."

    Da quella mattina infausta, sono passati ben 78 anni e Vasco all’epoca era giĂ  un ragazzetto fatto.

    E ricorda in modo indelebile come l’arrivo dei carri armati neozelandesi, lasciava presagire la fine del tallone dell’occupante tedesco (la Brigata Goering) e un barlume di gioia con la Liberazione.

    La popolazione era rifugiata nei fondi della chiesa, in corrispondenza dell’Orto del Prete, il quale iniziò a dire che era finita e che dovevano uscire dal rifugio.

    I tedeschi dalla collina di fronte del Vallone, a poca distanza in linea d’aria da San Donato in Perano, vedevano la scena e il brulicare di persone.

    Lì avevano una batteria di cannoni che iniziarono a martellare Vertine con un fitto bombardamento, macinando la parte superiore del paese, tutto intorno alla chiesa.

    Quando l’Ucraina eravamo noi.

    Cinque morti, quindici feriti, un paese disfatto, una persona che a distanza di quel cannoneggiamento, per i postumi delle schegge, perse la vita in giovane etĂ , dopo averla data a tre bambini.

    Una ferita che riga il volto di lacrime anche oggi.

    Andrea Pagliantini

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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