SAN CASCIANO – Suoni, danze e piatti tipici del mondo. E’ così che le numerose famiglie italiane e straniere, residenti a San Casciano, che fanno parte dell’associazione Cittadini Insieme, si sono riunite nei giorni scorsi per condividere ancora una volta un’importante opportunità di conoscenza reciproca.
Una festa multietnica, fatta di prelibatezze culinarie e musica globale, con quale nello spazio dell’arena entro le mura il gruppo, in collaborazione con il Comune, ha celebrato il secondo anno di vita del percorso di integrazione nato come Forum permanente grazie ad un progetto elaborato dalla giunta Pescini, finanziato dalla Regione Toscana.
“Anche quest’anno una festa riuscitissima con la partecipazione di tantissimi italiani e stranieri – dichiara l’assessore alle politiche per l’Integrazione Veronica Cei (in foto) – è stata apprezzata la formula originale dell’iniziativa che ha alternato musica, piatti tipici e letture, un’occasione per conoscere l'importante realtà nata a San Casciano, fatta di persone determinate e pienamente consapevoli del valore della diversità come strumento e opportunità di arricchimento sul piano umano e culturale”.
Durante la serata, arricchita da un buffet ispirato alle tradizioni gastronomiche di varie nazionalità, si sono esibiti i Dembele del Burkina Faso. L'obiettivo dell’associazione è quello di operare nella partecipazione e nel coinvolgimento della cittadinanza per una coesistenza integrata e multietnica.
Tante le iniziative di successo messe in piedi nel corso dei due anni tra cui “Musica e gusto per l'integrazione”, “Aggiungi un posto a tavola nel mondo” nel corso del quale ogni martedì i cittadini erano chiamati ad inventare e gustare cibi delle singole nazionalità e ricette globali.
Dal gruppo è nata anche una squadra di calcetto multietnica, composta da undici ragazzi dai 19 ai 35 anni di sei diverse nazionalità: Egitto, Albania, Perù, Tunisia, Senegal, Italia. Sono state allestite feste di solidarietà e cerimonie commemorative come l'omaggio in ricordo dei senegalesi uccisi a Firenze nel dicembre 2011.
L'associazione conta settanta iscritti in rappresentanza delle comunità di dodici diverse nazionalità: Perù, Sri Lanka, Cina, Romania, Polonia, Egitto, Spagna, Senegal, Costa D'Avorio, Cile, Algeria e Italia.
di Redazione
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