BARGINO (SAN CASCIANO) – A darne notizia è la Flai Cgil: "Il giudice sciogliendo la riserva e accogliendo tutte le nostre richieste, ha condannato il 22 luglio scorso la Marchesi Antinori per comportamento antisindacale riconoscendo che l’azienda non poteva modificare l’orario di lavoro senza contrattarlo con la Rsu come previsto dal contratto nazionale".
Una notizia di quelle stupefacenti, visto che Antinori è conosciuta da sempre come un'azienda che fa del legame e dell'accordo con i lavoratori un punto di forza. In pochi sanno, ad esempio, che per tradizione aziendale molti dei dipendenti non lavorano il venerdì pomeriggio.
Il trasferimento nella nuova super cantina del Bargino ha probabilmente richiesto modifiche ad alcune abitudini e, soprattutto orari.
"La Flai Cgil di Firenze – prosegue il sindacato – assistita dagli avvocati Andrea Stramaccia e Lorenzo Calvani, dello studio legale “Bellotti”, nei mesi scorsi ha citato in giudizio la Marchesi Antinori srl per comportamento antisindacale, come previsto dall’art.28 dello Statuto dei diritti dei Lavoratori".
"L’azienda – dice la Flai – aveva modificato unilateralmente l’orario di lavoro di alcuni lavoratori da un orario su 5 giorni ad uno su 6 giorni settimanali, senza coinvolgere e contrattare tale modifica con la Rsu aziendale, così come prevede l’art. 30 “orario di lavoro” del ccnl industria alimentare, ma direttamente con i singoli lavoratori".
"Pur avendo la Flai Cgil sollecitato più volte la Marchesi Antinori srl a sedersi al tavolo di trattativa – rilanciano – per discutere delle modifiche dell’orario, l’azienda ha sempre negato il diritto riconosciuto dal ccnl alla Rsu costringendo il sindacato a ricorrere al giudice del Lavoro per comportamento antisindacale".
Da qui il ricorso al giudice che, nei giorni scorsi, ha emesso la sentenza: "La Flai Cgil ha ritenuto indispensabile respingere il tentativo di richiedere ai singoli lavoratori il cambiamento di orario, perché in condizione di debolezza di fronte alla direzione aziendale, ribadendo invece l’importanza del rispetto delle norme contenute nel ccnl. Fatto salvo il verdetto del Giudice, la Flai Cgil, ribadisce la volontà di riprendere le normali e corrette relazioni sindacali al fine di dare sviluppo e prospettive occupazionali in una delle più importanti realtà vitivinicole della Toscana".
Lapidario il commento di Renzo Cotarella, direttore generale della Marchesi Antinori: "La notizia si commenta davvero da sola. Ci conosce Antinori sa bene come lavora questa azienda e quanta importanza dia al rapporto con i suoi lavoratori".
di Matteo Pucci
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