Così come non ci possiamo più permettere di lasciare le chiavi di casa nella porta come avveniva pochi anni fa nei paesi come il nostro, adesso (in tempi moderni e super tecnologici!) non ci possiamo permettere di lasciare le chiavi inserite nel quadro dell’auto, anche se scendiamo solo per un attimo, perché ci può essere chi ne approfitta per salire e portarsi via l’auto.
E’ quello che inaspettatamente è successo alcuni giorni fa a un signore residente a San Casciano che nel pomeriggio si era recato in piazza della Repubblica a prendere l’acqua al fontanello del Piazzone.
Sceso dall’auto senza sfilare le chiavi, ha aperto il bagagliaio estraendo i cestini con le bottiglie da riempire, lasciando sollevato lo sportellone, quando improvvisamente con la coda dell’occhio ha visto muoversi l’auto.
Il primo pensiero è stato di aver dimenticato di tirare il freno a mano e a nulla è valsa la corsa per “rimediare” all’errore, perché… altro che freno a mano non tirato: all’interno dell’abitacolo si era intrufolato il ladro che come un pilota di Formula Uno sembrava essere ripartito dal box per riprendere la gara di velocità, e con lo sportellone sollevato ha imboccato via di Vittorio direzione Cerbaia.
Vana la corsa dell’uomo gridando “al ladro, al ladro”, tanto che non gli è rimasto altro che fare altri pochi passi verso la caserma dei carabinieri per andare a denunciare il furto. Ma stavolta la brutta avventura ha avuto un lieto fine: il giorno dopo, come d’incanto, mentre la moglie dello sfortunato transitava per il viale Corsini, ha avuto un sussulto riconoscendo l’auto del marito regolarmente parcheggiata, che così è stata recuperata e portata subito al sicuro in garage.
di Antonio Taddei
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