Fino a lunedì 1 aprile Villa Le Corti apre le porte e svela i suoi segreti più nascosti, grazie alla cortesia di Duccio Corsini duca di Casigliano e della moglie Clotilde Trentinaglia De Daverio (in foto sopra), di famiglia nobile veneziana.
Questa stupenda iniziativa, unica e irripetibile, è abbinata all’iniziativa Pasqua in Chianti e la visita è offerta a coloro che desiderano trascorrere qualche ora nella Villa scegliendo tra il brunch toscano e il menu di Pasqua (fino al giorno di Pasquetta).
Dalle 10 alle 17 visita guidata e brunch all’Osteria del Principe nella cantina storica. Costo a persona 20 euro. Per i bambini fino a 12 anni 10 euro. Dalle 12 alle 14 visita della Villa con il menu di Pasqua a 35 euro a persona e menu bambino a 15 euro.
Ma grazie a donna Clotilde, Il Gazzettino del Chianti in anteprima è entrato nelle stanze segrete, partendo dalle antiche cantine dell’Osteria del Principe dove è invecchiato il Don Tommaso, il vino migliore, fatto con l’80% di Sangiovese e 20% Merlot, per poi salire sui nove livelli, accompagnati da una guida preparatissima, Ilda.
Dopo il vino l’orciaia, datata 1837 e realizzata per la famiglia Corsini, tanto che sugli orci è riportato lo stemma della famiglia. Attraversando il giardino all’italiana si arriva all’interno della Villa, dove da una scala in pietra si entra nella cappella privata della famiglia Corsina.
Un tuffo al cuore, si rimane stupiti di fronte a tale bellezza. Consacrata nel 1700 da Papa Clemente XII come attestano le Bolle, lo sguardo va subito al soffitto dove la volta affrescata da Bernardino Poccetti trionfa l’Adorazione dei Magi. Le pareti sono rivestite da una pregiata seta, sopra l’altare un dipinto con la Madonna e il Bambino e a sinistra Sant’Andrea Corsini a destra San Bartolomeo.
La visita prosegue poi nelle altre stanze, anche queste piene di sorprese che non sveliamo, lasciando ai visitatori l’emozione e il fascino. La visita termina nelle antiche cucine, il camino e il forno sono accesi: anche qui tra i tanti particolari, sul camino si nota un girarrosto funzionante disegnato da Leonardo Da Vinci.
In un angolo troviamo anche la signora Francesca intenta a impastare la pasta: una donna eccezionale, sembra sia lì dall’epoca in cui in Villa si alternavano in cucina servitori in livrea per portare ai piani nobili succulenti e aromatici cibi. E’ arrivato il momento del pranzo, torniamo all’Osteria del Principe, qui stavolta ad accoglierci c’è Alessandra che ci fa assaggiare il pregiato vino, il Don Tommaso. Poi il pranzo, nella stupenda cantina arredata con gli antichi arnesi che i contadini hanno sapientemente modellato le terre del Chianti.
Anche per Pasquetta prenotazione consigliata al 055 8293026 booking@principecorsini.com.
di Antonio Taddei
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