C’è chi nasce fortunata e nella vita può ingerire ogni schifezza le passi sotto mano… dolce, salata, liquida o solida essa sia che tanto non aumenterà di un grammo, sfoggiando sempre un'invidiabile pancia piatta. E … chi no.
Il popolo delle sfortunate, coloro alle quali anche un granello di zucchero aggiunto al caffè della colazione può essere fatale e che pagano a caro prezzo ogni distrazione, leggerezza o cedimento alla "gola", quinto dei peccati capitali, sa bene che ci vuole un attimo ad accumulare l'ennesimo chiletto di troppo e ci vuole una vita ad eliminarlo!
Nonostante la pancetta sia la vostra migliore e inseparabile amica e il tempo vi abbia ormai abituate a non badare più a chi, puntualmente e sfacciatamente, vi pone la fatidica e imbarazzante domanda: “Sei per caso incinta?” ("NO! Sono solo grassa e se proprio lo vuoi sapere non sono nemmeno fidanzata!!!"), non riusciamo a rassegnarci all'idea di non poter perdere quei fastidiosi chili in eccesso!
Passata la frustrazione del “perchè proprio a me” e l’arrabbiatura per questa ingiustizia (ma i diritti non dovrebbero essere uguali per tutti? E allora perchè non tutte possono avere il diritto di mangiare che cavolo vogliono?) non possiamo che farcene una ragione e prendere la situazione in mano, iniziando la via crucis alla ricerca del metodo più efficace e indolore per rimetterci in forma.
La soluzione più nota e alla portata di tutti è mettersi a dieta. Quante di voi si sono destreggiate nello sperimentare diete più o meno bizzarre per ottenere il miracolo di un fisico asciutto e slanciato nel più breve tempo possibile?
Animate da articoli di giornali in cui celebrities, luminari e guru propongono soluzioni che faranno di voi delle top model, fidandoci del passaparola delle amiche che le hanno già provate ottenendo risultati più o meno discutibili, eccoci cimentarci in una delle tante diete miracolo dai nomi più astrusi. Chi non ha mai fatto un ardito esperimento alimentare tipo la dieta del cavolo, il cui nome porta con sè un alto valore semantico, poichè consiste nel nutrirsi, 7 giorni su 7 solo del salutare ortaggio.
Oppure una settimana di solo carne in quantità industriale? Chi non si è mai ritrovato a mangiare un finocchio o una bistecca da 300 gr a colazione o chi non si è cimentato nella dieta del fruttarianesimo, i cui padri fondatori, Adamo ed Eva, sono considerati i capostipiti di un diffuso benessere corporale.
Accanto alla dieta del sonno (più dormi, meno mangi) che auspica l'ingerimento di sonniferi per essere rispettata a dovere, c'è ancora chi crede alla leggenda di Maria Callas, che avrebbe ingoiato a sorsi di champagne un verme solitario e ceduto ad ogni piacere della gola senza rimorsi.
Ma la dieta non basta, ovunque si legge che essa deve essere accompagnata da un regolare esercizio fisico. Volenterose e con le migliori intenzioni, abbigliate di tutto punto con un nuovo splendido e colorato completino atletico e un paio di scarpe che anche a distanza di km vengono notate, siamo pronte per affrontare la corsa giornaliera, magari accompagnata da esercizi come addominali e piegamenti caldamente consigliati per rimetterci pienamente in forma!
Non preoccupatevi se i primi giorni avrete già il fiatone in prossimità del bidone della spazzatura di fronte a casa… piano piano vedrete che i primi risultati si faranno vedere e far ritorno vive, sudate e trionfanti a quel bidone sarà per voi un successo olimpionico! Il percorso per il raggiungimento della "forma ideale" è duro e costellato da insidiosi ostacoli.
Ogni appuntamento o stralcio di vita sociale verrà vissuto come un attacco al nostro regime alimentare super controllato. Rifiutate cioccolatini dagli sconosciuti e dai conoscenti… rinunciate ai superalcolici a costo di essere giudicate antisociali, dite addio al vostro "panettiere tentatore" a cui siete affezionate da sempre e accogliete con entusiasmo la cottura al vapore e le tisane drenanti.
Tutto ciò avrà luogo mentre un grande e indistricabile dilemma attanaglia costantemente le vostre menti: vale davvero la pena vivere una vita di stenti, sacrifici e rinunce per entrare in una taglia 40? oppure è meglio lasciarsi andare e godere di uno dei piaceri più belli della vita?
Se proprio ci pensiamo bene durante l’arco dell’anno ci esponiamo in costume meno di 1/10 del tempo complessivo… Solo le più determinate raggiungeranno l’obbiettivo prefissato, mentre coloro le quali vedono la prova costume ancora lontana, possono concedersi una sana tazza di cioccolata calda, che è il giusto scherno ad improbabili astinenze nutrizionali che potrebbero mettere a repentaglio la salute e a digiuno i piaceri della vita.
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