spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
martedì 30 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    L’interrogativo degli interrogativi: con che modulo vogliamo giocare?

    Come vogliamo giocare? Credo che questo interrogativo se lo stia facendo anche Sousa, il problema è che lui ci pensa da giugno e finora mi pare che non ne abbia idea.

     

    In Grecia sera abbiamo tentato qualcosa di diverso.

     

    Risultati apparentemente scialbi, anche se ci sono note positive.

     

    Si rinnova il problema Borja Valero, giocatore che non ha collocazione se non in un centrocampo a 3, con gli altri due che si fanno il culo in interdizione. In quel meccanismo rimane un giocatore importante, in tutti gli altri invece non è che renda granchè.

     

    Il nodo cruciale sono chiaramente gli esterni.

     

    Bernardeschi probabilmente non ha più voglia di farlo a tutto campo come lo scorso anno e credo anche che abbia ragione. Si mise a disposizione pur di giocare e fece benissimo.

     

    Però ritengo che sia arrivato il momento che ora giochi nel suo ruolo, per vedere se è capace o meno. Il processo di distruzione del nostro talento è oramai già pesantemente in atto, con un pubblico che lo vede con assurda antipatia nonostante il ragazzo non abbia mai detto una parola sbagliata nè avuto atteggiamenti discutibili.

     

    Paulo Sousa gli preferisce chiunque e c’è da dire che il ragazzo ci mette anche un po’ del suo, entrando con troppa voglia di fare, perdendosi in dribbling demenziali… Ma è un ragazzo. Ed è in nazionale. Credo che dovremmo trattarlo con maggior delicatezza e giudicarlo con più pazienza.

     

    Invece tutti stiamo (come solo Firenze sa fare) facendo del nostro peggio.

     

    Inutile affrontare ancora il discorso su Tello.

     

    Io sono convinto che a malapena questo tizio sappia le regole, l’ho sempre scritto anche quando inizialmente sembrava un buon innesto.

     

    Probabilmente è fuori forma, non ha fatto la preparazione con noi, deve rientrare nei nuovi meccanismi… Ma per 1,5 mln € netti d’ingaggio in Italia si prendono fior di calciatori, non personaggi che devi pagare se non giocano (sì, ha una clausola che prevede un pagamento al suo club d’origine per ogni gara in cui non mette piede in campo).

     

    Il nuovo arrivato Olivera e il compare Milic mi hanno dato impressioni simili, con tanta voglia di fare solo il compitino e tanta povertà tecnica. È naturale che siano solo impressioni però, visto che hanno giocato troppo poco e “bollarli” sarebbe da stupidi. Spero di sbagliarmi.

     

    Vogliamo ancora parlare di Tomovic? Evitiamo. Il ragazzo ci mette tutto quel che ha, sul piano dell’impegno è encomiabile. Per questo meriterebbe di far parte sempre della nostra rosa, ma probabilmente quasi mai dei titolari. E invece ce lo ritroviamo inamovibile anche quest’anno.

     

    Consoliamoci con Salcido (buon esordio, ma piano con gli entusiasmi, la gara di ieri a livello difensivo era vicino allo zero termico), con Badelj (rende meglio a 4, ha maggior mobilità), con Kalinic (buona gara anche se al primo minuto commette un grave errore) e personalmente grande entusiasmo per Babacar.

     

    Il giovane di colore si è mosso con grande volontà, mosso da uno spirito che temevo perso.

     

    Ha combattuto, sciupato e poi riconquistato tanti palloni, ha concluso (l’unico) in porta, ha mostrato progressi. Importante non aver distrutto anche lui.

     

    Ci sono alternative alla difesa a 3? Sembrerebbe di no

     

    Ci sono alternative al centrocampo a 3? Forse sì, ma ci perdiamo Borja Valero.

     

    Ci sono alternative alla punta unica? Sì, però così sparisce Ilicic.

     

    La squadra è stata costruita senza alcuna logica di campo e ora la gatta da pelare è tutta del nostro allenatore.

     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...