C'è un ciliegio davanti alla scuola dell'infanzia di Montefiridolfi. Bello, bellissimo. Che nella tarda primavera dà ciliegie succose.
La prossima primavera forse questo non accadrà: il ciliegio infatti è fiorito in questi giorni di fine ottobre, per lo stupore dei montigiani. Anche gli anziani del paese non ricordavano una fioritura autunnale. "Mai visto prima".
Quello della fioritura delle piante in quelli che, al contrario, dovrebbero essere periodi di riposo vegetativo, è un tema molto importante. Che va di pari passo con il clima e i suoi grandi cambiamenti.
Non sono i grado di fare analisi tecniche, anche se qualche esperto del settore con cui ho parlato mi ha già detto che sarà difficile che nella prossima primavera questo ciliegio fiorisca e dia frutti. Staremo a vedere.
Quello che mi sento di dire è però che un piccolo fiore fuori stagione su un albero che vedi tutti i giorni, che ti accompagna da anni, decenni, dovrebbe e potrebbe essere più incisivo di tanti allarmi, protocolli di Kyoto, effetti serra, articoli di giornale e servizi dei tg.
Lo stesso si può dire, ma su questo vedo poca gente preoccupata, a parte gli addetti ai lavori che scrutano previsioni e cielo con sempre maggiore ansia, per il fatto che siamo quasi a novembre e abbiamo i fiumi in secca.
Non piove da settimane. La siccità di questo 2017 non accenna a mollare la presa: a parte qualche pioggia ristoratrice in settembre, ottobre è stato devastante. Il Chianti in particolare ha risorse locali di nuovo azzerate, le autobotti riforniscono già i serbatoi di alcune zone.
Ma, vi chiedo, li vedete i fiumi in secca? L'Ema, la Greve, la Pesa? Per non parlare di quelli più piccoli. Siamo a novembre, non a fine agosto. Eppure le risorse sono proprio a livelli da fine estate.
La vendemmia di quest'anno è stata parzialmente recuperata all'ultimo, vedremo cosa uscirà poi dalle cantine; lo stesso si può dire per la campagna olearia, che sta andando un po' meglio delle fosche previsioni di fine estate.
Intanto però noi facciamo la nostra normale vita quotidiana. Apriamo rubinetti, passiamo lungo i fiumi senza neanche gettare un'occhiata distratta al loro corso (che peraltro… non corre da mesi).
E magari passiamo davanti a un ciliegio in fiore a fine ottobre e diciamo: "Guarda bello". Forse è il momento di svegliarsi, che dite?
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