IMPRUNETA – Oltre 500 firme per chiedere il rifacimento dei marciapiedi degradati, inagibili e pericolosi del centro del capoluogo.
E’ stata presentata questa mattina in Comune, a Impruneta, la petizione dei cittadini dell’Impruneta, avviata da tre residenti alcune settimane fa.
“Adesso l’amministrazione ha 90 giorni al massimo per rispondere alla sollecitazione popolare – dichiarano i promotori – dopo anni di incuria e interventi mancati”.
Al centro della raccolta di firme, i marciapiedi di via Mazzini e viale Vittorio Veneto (lato destro), ormai letteralmente martoriati da pietre sconnesse, rotte e traballanti, che rendono il percorso spesso impraticabile e soggetto a rischio di incidenti per i pedoni.
“Come se non bastasse – spiegano i promotori dell’iniziativa – l’incuria e il degrado in cui versano i marciapiedi fa sì che gli stessi vengano utilizzati come parcheggio delle auto, rendendo il passaggio dei pedoni ancora più difficoltoso, quando non lo ostacolano del tutto”.
Da qui la mobilitazione di tre cittadini imprunetini, Maurizio Bianchi, Tamara Marchiani e Sara Piccolo, con il sostegno attivo di altri concittadini e dei commercianti, per un rapido e risolutivo intervento della pubblica amministrazione, “soprattutto in difesa dell’incolumità dei cittadini”, dichiarano.
“Quando si nasce o si decide di vivere in un luogo splendido come il borgo dell’Impruneta – spiegano – è impossibile accettare ad occhi chiusi che l’incuria prenda il sopravvento. È inammissibile l’idea di camminare per il centro storico e dover costantemente fare attenzione a non cadere”.
“Da almeno 10 anni – denunciano – incedere sui marciapiedi di via Mazzini e di viale Vittorio Veneto è un’operazione altamente pericolosa e nel paese si vive un’aria di sconforto”.
“In verità – suggeriscono – basterebbe uscire dal municipio e fare due passi verso piazza Accursio e subito dopo verso viale Vittorio Veneto (lato Farmacia Leschiutta) per rendersi conto che i marciapiedi costituiscono un rischio per la sicurezza e che la preoccupazione, per l’incolumità delle persone e per la responsabilità penale, dovrebbe togliere il sonno ad ogni sindaco”, aggiungono i tre promotori.
La petizione ha superato largamente le aspettative dei promotori. Oggi sono state presentate 533 firme, di cui 501 di residenti e 32 di persone domiciliate o lavoratrici nel territorio imprunetino.
“Ogni persona che ha firmato – tengono a dire – ha espresso il consenso per l’iniziativa e manifestato un motivato e sentito sgomento per la cecità e la sordità di chi governa il paese che, a detta di molti, è stato più volte sollecitato sulla pericolosità dei marciapiedi.
“La petizione – sottolineano i promotori in conclusione – è lo strumento di legge che permette ai cittadini di segnalare un problema reale e grave e soprattutto farsi ascoltare: diverse persone sono cadute nel corso degli anni e, ignare che la responsabilità è pubblica, hanno affrontato da sole il danno. È ora che il Comune ci dia delle risposte concrete”.
Per informazioni sulla petizione: Sara Piccolo, piccolo.sara@gmail.com.
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