BARBERINO TAVARNELLE – Esperimento riuscito! Più che volteggiare nell’aria come la “creatura spaziale” che era appena atterrata nei pressi di Saline di Volterra, la gioia degli aspiranti astrofisici dell’Università degli Studi di Firenze si è toccata con mano, in tutta la sua umana materialità, nello sguardo dei ragazzi e delle ragazze per aver portato a termine la piccola grande missione che li ha coinvolti in prima persona.
Felici di aver conquistato il traguardo di un’esperienza vissuta con la testa e con il cuore, il miglior epilogo che il team degli studenti del corso di Tecnologie Spaziali della Laurea Magistrale in Scienze Fisiche e Astrofisiche potesse immaginare e sperare.
La tappa finale dell’esperimento, progettato e condotto per mesi, è stata predisposta con l’organizzazione del volo presso l’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, a Montecorboli, da dove è partito ed è culminata con il recupero della scatola spaziale, lanciata in atmosfera due ore e mezzo prima con il pallone SBAM – Stratospheric Balloon for Atmospheric Measurements II dall’area esterna del centro di ricerca scientifica di proprietà del Comune di Barberino Tavarnelle, gestito dall’Università degli Studi di Firenze.
A distanza di un anno dal primo decollo, avvenuto nella primavera dello scorso anno, la missione, frutto di un’attività di ricerca, un’esperienza didattica finalizzata all’alta formazione, è tornata ad emozionare e permettere agli studenti di rendersi protagonisti di un progetto scientifico sperimentato sul campo con la realizzazione del pallone stratosferico, lanciato ad un’altitudine di circa 36.000 metri.
Il pallone ha portato con sé strumenti e sensori sviluppati per capire come variano i parametri in base all’altitudine e raccogliere dati sull’atmosfera terrestre, fra cui pressione, umidità, temperatura, misurazioni ambientali e fenomeni fisici in condizioni estreme.
Il viaggio si è poi concluso con lo scoppio del pallone per effetto della rarefazione atmosferica e conseguentemente con la lenta discesa verso terra frenato da un paracadute.
“E’ un’attività immersiva di alto profilo didattico rivolta ai giovani che stanno elaborando una visione del proprio futuro – ha dichiarato il docente universitario, nonché responsabile scientifico dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, Emanuele Pace – un progetto che crea connessioni tra le persone attraverso la passione per lo studio del cielo”.
“Che non è solo teoria – ha ricordato – ma soprattutto pratica; e misura la capacità di ognuno di questi ragazzi e ragazze nel confrontarsi concretamente con i tanti aspetti che comporta la gestione di un esperimento scientifico”.
“Uno stimolo – ha concluso – un invito a sollevare lo sguardo verso l’alto e provare a sfidare i propri sogni, ad impegnarsi e lavorare in squadra per realizzarli, sentendosi tutti parte di una casa comune chiamata mondo”.
Tra i tanti cittadini che hanno preso parte all’iniziativa aperta al pubblico l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Barberino Tavarnelle, Roberto Fontani.
©RIPRODUZIONE RISERVATA