BAGNO A RIPOLI – Scarti di ristrutturazioni in appartamento, elettrodomestici, materiali di risulta, vecchi oggetti “sgomberati” dalle cantine.
Ci sono rifiuti di tutti i tipi negli abbandoni abusivi che nel 2020 hanno interessato il territorio di Bagno a Ripoli.
Trentotto responsabili sono stati individuati e rintracciati dagli agenti della polizia municipale in collaborazione e dagli ispettori ambientali di Alia Servizi Ambientali SpA e richiamati alla loro responsabilità.
A ciascuno di loro sono state comminate multe da 50 fino a 150 euro a seconda del materiale abbandonato per un totale di quasi cinquemila euro di sanzioni.
“Nonostante l’emergenza – spiega il sindaco Francesco Casini – abbiamo potenziato moltissimo le energie contro i reati ambientali e in particolare contro gli abbandoni dei rifiuti che purtroppo si verificano di frequente nel nostro territorio”.
“La nostrapolizia municipale – specifica – insieme agli ispettori ambientali di Alia Servizi Ambientali SpA ha svolto un’egregia e capillare attività di indagine, riuscendo a rintracciare e sanzionare come previsto dalla legge quasi 40 “sporcaccioni”, un dato in forte crescita rispetto ai tredici del 2019″.
“Proseguiremo su questa strada anche nell’anno in corso – promette – per cercare di arginare quanto più possibile un fenomeno odioso che fa male al nostro territorio e a tutta la comunità”.
“In tre casi, gli autori dell’abbandono sono risultati aziende o esercenti commerciali – aggiunge il comandante della polizia municipale Filippo Fusi – pertanto nei loro confronti sono state avviate procedure penali. Per risalire agli autori, la nostra attività è stata supportata da tanti cittadini che hanno fornito segnalazioni. Inoltre, è allo studio l’implementazione degli strumenti tecnologici come l’installazione di sistemi di sorveglianza e “foto-trappole” nei luoghi più sensibili”.
“La sensibilità e collaborazione dei cittadini, unita alle azioni di controllo degli Ispettori sul territorio ci aiutano ogni giorno a valorizzare i rifiuti prodotti” ha commentato il presidente di Alia, Nicola Ciolini“.
“La parola “rifiuto” infatti – ha aggiunto – è di per se caratterizzata da un’accezione negativa, ma dobbiamo fare uno sforzo e guardare oltre; i rifiuti di oggi sono le risorse di domani e, se correttamente gestiti ed avviati a riciclo, permettono di “chiudere il cerchio”, mettere in atto un’economia circolare tutta Toscana, rendendo la nostra regione autosufficiente nel perseguire la sostenibilità ambientale”.
“Fondamentale quindi – ha concluso Ciolini – l’operato quotidiano dei nostri ispettori ambientali, la lotta al degrado e ai reati ambientali oltre che la prevenzione delle cattive abitudini attraverso un’attività di informazione sulle corrette modalità di conferimento e di raccolta”.
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