GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Si sono tenuti oggi, mercoledì 9 agosto, nella chiesa di San Michele Arcangelo, a Grassina i funerali di Fabio Sequi.
Il 36enne di Grassina morto nel mare di Rimigliano, a San Vincenzo: dopo essersi gettato fra le onde per per salvare due persone che, imprudentemente stavano facendo il bagno nonostante le condizioni proibitivi.
Inutili i soccorsi per Fabio, riportato a riva è mancato sotto gli occhi dei suoi compagni nel primo giorno di vacanze estive.
Ad attendere la salma sul sagrato della chiesa tanti giovani suoi amici, tutti in abito scuro, che si sono abbracciati tra i singhiozzi e le lacrime. Mentre le persone più anziane, quasi in disparte, ma anche loro afflitte dal dolore, a mano a mano hanno preso posto in chiesa.
“Nessuno è mai preparato alla perdita di un giovane come Fabio – ha detto dal pulpito il sacerdote, con voce pacata e anche a tratti interrotta dall’emozione – ci chiediamo perché, cerchiamo una risposta, ma ci risponde un silenzio profondo: questo, per gli uomini le donne di fede, è il luogo e la presenza di Dio. Il mistero della vita fa parte delle radici, la guardi con gli occhi stessi di Dio”.
“E le risposte che Fabio dà alla nostra domanda – ha proseguito – sono nascoste in quella breve esistenza. Che lui ha trascorso in mezzo a noi e alle persone che gli hanno voluto bene”.
Al termine della Santa Messa ha parlato Francesco Conti, presidente del consiglio comunale di Bagno a Ripoli, che ha portato il cordoglio dell’amministrazione comunale e del sindaco Francesco Casini.
Presente anche il vicesindaco di Greve in Chianti, Giulio Saturnini: i genitori di Fabio, infatti, vivono a Strada in Chianti.
“Io non lo conoscevo molto bene – ha scritto il sindaco Casini – ma da domenica 6 agosto non smetto di pensare a lui. C come me tante persone della nostra comunità. Fabio ha dato la sua vita per salvare quella degli altri, in un gesto di altruismo”.
“Non riprendendo con un telefonino – ha aggiunto – come oggi spesso accade. Fabio si è tuffato in mare senza pensarci due volte. E allora sì, possiamo dirlo, Fabio è stato un eroe dimostrando il suo cuore, il suo coraggio. Sacrificare la vita come ha fatto Fabio è un motivo di orgoglio per i suoi genitori e per chi gli è stato vicino”.
Poi è stato il momento degli amici. Un gruppo unito che, abbracciandosi insieme alla mamma Luciana che li guardava in volto uno a uno, hanno raccontato dei momenti spensierati passati con Fabio.
Uomo nobile, persona genuina dedita al prossimo, tanto da spingersi in un gesto di così estremo altruismo.
“Era un ottimista – hanno detto – un creativo, un artista, sempre disposto a condividere un po’ della sua vita con gli altri. I ricordi al suo fianco sono interminabili, potremo restare qua anni a raccontarli”.
“Adesso dobbiamo essere noi a tenere vivo il suo ricordo – hanno concluso – Il nostro pensiero va a Nedo e Luciana che, attraverso il loro amore, hanno cresciuto un figlio, un amico, un fratello unico amico. Grazie Fabio, sarai sempre con noi”.
Applausi e ancora applausi all’uscita del feretro. Da oggi in tanti potranno dire: “Ho conosciuto un eroe!”.
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