GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Quella che viene raccontata in questa lettera al giornale dovrebbe essere la normalità.
Purtroppo non lo è. E ci sembra giusto darne conto.
Per la lavoratrice che ce lo chiede. Per chi si è comportato in maniera corretta con lei. Per tutti quanti noi.
Perché, comunque, le cose buone e oneste esistono.
Alla Fratellanza Popolare di Grassina
Proprio in questi giorni non si fa che parlare, con accezione negativa purtroppo, del tema del lavoro e del diritto alla maternità.
Casi eclatanti, come quello riguardante la pallavolista costretta ad abbandonare la propria carriera sportiva.
E casi più “comuni” di tante donne escluse dal lavoro, abbandonate dalle propri aziende e vessate da domande inopportune ed inappropriate durante i colloqui di lavoro.
Proprio in questi giorni si interrompe, solo momentaneamente, il mio percorso con la Fratellanza Popolare di Grassina, ed allora voglio cogliere l’occasione per ringraziare pubblicamente.
Ringraziare per l’approccio profondamente umano avuto nei miei confronti e nei confronti della mia condizione, quella di donna incinta.
Avuto nei confronti e nel rispetto di un diritto fondamentale ed importantissimo che dovrebbe essere riconosciuto per tutte noi donne.
Voglio in questo momento così difficile portare alla luce una realtà positiva. Per far sì che si venga a conoscenza, per una volta, anche di chi si comporta in maniera esemplare: perché è giusto rendergliene il merito e per infondere speranza in tutte le donne.
Ringrazio personalmente, ad uno ad uno, tutti i miei colleghi e tutti i membri del consiglio per avermi trattata con il rispetto e con l’affetto di cui avevo più bisogno in un momento così delicato. E per non avermi fatto sentire solo un “numero” per il momento non utile.
Ancora mille volte grazie, a nome mio e di tutte le donne che si meriterebbero un posto di lavoro così. È solo un arrivederci.
Francesca Paoletti
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